L’eroe è uno e si chiama Paolo Moretti. Ferrero re di coppa, Wright come Mosè

Le pagelle del nostro Alberto Coriele. Wayns, ti vogliamo così. Mostruoso Kangur, Kuksiks bombardiere

Quando si muove sul piede perno, è una delizia, un ballerino, Fred Astaire. Soffre la taglia di Waldow, e si carica quattro falli sul groppone già ad inizio terzo quarto.

Ti vogliamo così. In serate così ti potresti innamorare di lui. É in giornata sì, vede il canestro grande come una vasca. Tante volte lo abbiamo criticato, stavolta è da osannare.

Ordinaria amministrazione, qualche errore nel finale.

Dopo due leggerezze difensive, fa mente locale e si riscatta subendo uno sfondamento importante. Il suo apporto si vede soprattutto in fase di assistenza, sei assist.

Astuto e giocoliere, equilibratore e trascinatore. Questa squadra non può più prescindere da lui, dalla sua leadership, dalla sua presenza. Quando attacca il canestro sembra Mosè che apre le acque.

Giocate intelligenti in attacco ed in difesa. Quando commette 3o e 4o fallo in un amen è costretto a camminare sulle uova, ma si riprende tutto con gli interessi.

Difesa e faccia cattiva. É granitico, non segna ma fa il capo popolo. Mostruoso, dominante, osannato.

Pochi fronzoli, tanta è la garra quanti i punti, in diretta proporzione. Raccoglie sul parquet tutto ciò che merita: incitamenti, applausi e gloria. Re di coppa.

17 minuti di torpore, poi si sveglia con una tripla che sembra quella di Paige in finale Ncaa. E non sbaglia più.

Queste Final Four sono sue, immensamente sue.n