– Lavoro, innovazione e sport; sono le tre parole chiave che secondo il sindaco di Comerio i, devono contraddistinguere il futuro dell’area industriale che tra poco, purtroppo, sarà definita ex Whirlpool.
La multinazionale americana degli elettrodomestici, erede della leggendaria Ignis di , all’inizio del 2017 trasferirà dal lago di Varese a Pero, nei pressi dell’area Expo, il suo quartier generale Emea, ovvero Europa, Medio Oriente e Africa. Il primo cittadino con il pragmatismo del suo essere imprenditore non vuole perdere tempo, nonostante l’amarezza per la decisione presa da Whirlpool, in piagnistei e pensare da subito al futuro di questa grande area industriale che si trova nel cuore di Comerio e che fa parte del tessuto sociale del piccolo paese.
«Ho già parlato e avuto un primo contatto con i responsabili americani di tutti gli stabilimenti del gruppo e da parte dell’azienda c’è grande disponibilità a ragionare insieme sul futuro dell’area» afferma Aimetti, il quale vuole allargare il tavolo e fare in fretta. Al primo cittadino piacerebbe coinvolgere anche altri soggetti, a partire dal settore della ricerca, che potrebbero essere interessati a ragionare insieme sul domani di quest’area industriale affacciata sul lago di Varese. Il sindaco ha ben chiaro in mente cosa non si farà: «Diciamo subito un no netto a ipotesi di realizzare villette o supermercati o anche un museo, perché significherebbe arrendersi al declino di un’area che invece può dare ancora moltissimo non solo a livello di lavoro, ma anche nel campo dell’innovazione e dello sport».
L’obiettivo del Comune di Comerio è quello di stare nel solco dell’idea originaria dell’illustre concittadino Giovanni Borghi, a cui è intitolata peraltro la via dove sorge lo stabilimento. «L’ideale sarebbe creare lavoro legato magari allo sport – propone Aimetti – tenendo dentro anche il tema dell’innovazione; sul nostro territorio, a pochi chilometri da Comerio, abbiamo sia il Jrc di Ispra sia ben due università, che potrebbero essere interessate a sviluppare progetti in questo campo». Il vantaggio rappresentato dagli stabilimenti Whirlpool è che non si partirebbe da zero ma da strutture funzionanti ed avviate.
«Sarebbe bello che l’azienda cedesse a un prezzo simbolico l’area al Comune proprio come fece la Hag tanti anni fa quando la proprietà decise di lasciare Comerio» osserva il primo cittadino, che ha intenzione di giocarsi tutte le carte possibili. «Sarebbe bello valorizzare anche la Casa dell’Atleta voluta da Borghi e anche gli impianti sportivi potrebbero essere potenziati, compresa la piscina, per aumentarne l’attrattività – spiega Aimetti – per non parlare dell’attuale mensa che ad esempio potrebbe trasformarsi in un grande ristorante; il panorama mozzafiato del lago di cui si gode deve essere un altro valore aggiunto». Il Comune è in campo e pronto a fare la sua parte per dare continuità all’area industriale, dando una prospettiva anche al cosiddetto indotto indiretto, costituito da servizi, oggi molto spaventato dall’addio di Whirlpool. «E’ una sfida per tutto il territorio e potrebbe costituire un progetto pilota» conclude.