Rapina all’ex segretaria di Borghi. In quattro oggi davanti al giudice

Comerio - Lo scorso giugno il colpo, pistola in pugno, nella villa della donna

– Parte oggi il processo contro la banda di rapinatori che quasi un anno fa (era il giugno 2015) assaltò la villa di Comerio di , ex storica segretaria di Borghi e nota imprenditrice. A processo ci sono quattro persone: un uomo, arrestato con l’accusa di ricettazione, e altri tre soggetti che a vario titolo potrebbero aver fatto parte del gruppo che lo scorso mese di giugno ha preso di mira la lussuosa villa nella quale vive la ex segretaria del leggendario padre della Ignis. La vittima, 85 anni, notissima a Comerio quale storica segretaria del cavalier
prima e come imprenditrice poi, poco prima della mezzanotte era uscita su uno dei balconi della sua abitazione di via Sacconaghi per chiudere le imposte. La donna si preparava per andare a dormire; la badante era già salita nella propria camera da letto.

A quel punto però Ossola ha afferrato le imposte e si è trovata davanti l’intero commando: tre persone con il volto nascosto da un passamontagna, uno dei tre aveva una pistola in pugno. L’arma è stata puntata addosso all’anziana: i tre le hanno intimato di fare silenzio e di entrare in casa. Nel frattempo la badante era scesa per vedere come mai l’ottantacinquenne tardava nell’andare a dormire. Si è trovata davanti la banda. Le due donne sono state tenute sotto il tiro della pistola. Uno dei banditi ha ordinato a Caterina Ossola di stare calma e aprire immediatamente la cassaforte. Il commando di rapinatori è fuggito con il ricco bottino da 500.000 mila euro in tasca. Successivamente le indagini hanno portato alla scoperta di un elemento molto importante all’interno della vicenda. Un uomo sulla cinquantina nato a Tradate ma residente fuori provincia, poi arrestato per ricettazione, si è presentato in una gioielleria esibendo per una stima uno dei gioielli scomparsi durante il furto nella villa di Comerio. A quel punto le indagini si sono indirizzate verso il presunto ricettatore, finito in manette. Nel mirino della magistratura sono finiti anche altre tre soggetti, sospettati di far parte, ciascuno con il proprio ruolo, dell’assalto in villa. La verità su come effettivamente si sono svolti i fatti verrà stabilita in tribunale a Varese. In aula sarà possibile ricostruire l’accaduto, definendo anche le responsabilità dei quattro soggetti sospettati. La vicenda ha fatto discutere moltissimo, non solo a Comerio, dove la donna è molto conosciuta, ma anche in altre parti del Varesotto.