Casbeno gremita di persone per l’ultimo saluto a Giorgio Macchi

Almeno 1500 persone per i funerali del padre della giovane scout uccisa nel 1987. Tutte le offerte raccolte durante la funzione saranno devolute alla fondazione Lidia Macchi in Uganda

VARESE – «La presenza di così tanti fedeli oggi in questa chiesa testimonia come la tragedia di questa famiglia sia la tragedia di questa città». E la parrocchiale di Casbeno ieri alle 15.15 già traboccava di gente. Almeno 1.500 persone hanno partecipato ai funerali di Giorgio Macchi, morto venerdì scorso a 73 anni. «Giorgio e Lidia adesso siedono insieme vicino al Signore», ha detto don Giancarlo Greco durante l’omelia. Lidia è Lidia Macchi, la giovane scout e studentessa uccisa il 5 gennaio 1987, militante di Comunione e Liberazione, movimento poi abbracciato sia dal padre Giorgio che dalla madre Paola. Durante l’omelia, con momenti di commozione da parte del parroco «Ho immaginato una

conversazione tra noi, amico mio, come eravamo abituati a fare», ha sottolineato come la straordinaria forza di Giorgio e Paola Macchi abbia fatto sì che dalla tragedia di Lidia nascesse qualcosa di buono. Lo ha sottolineato anche il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, amico di Giorgio Macchi, presente alle esequie per rendere omaggio a «un uomo eccezionale. Come eccezionale è questa famiglia che ha fatto sì che la tragedia di Lidia non fosse l’ultima parola». E su questa traccia nasce la decisione di devolvere tutte le offerte raccolte durante la funzione alla fondazione Lidia Macchi in Uganda che da anni è al fianco degli ultimi per portare cultura e sviluppo.

Sul giornale in edicola oggi, martedì 19 aprile, l’approfondimento completo