Nell’assegno da 40mila euro per l’ospedale donato dai ragazzi della Curva Nord, nel fioretto di Enzo Rosa, c’è l’anima, l’essenza, la gioia di far parte di una grande famiglia. Gesti semplici, promesse mantenute, unione e condivisione nei momenti più belli – un gol, un Varese rinato dai varesini, una promozione – e in quelli che ti spezzano il cuore. Seduti su quei seggiolini, in piedi su quei gradoni: ognuno al suo posto, ognuno ha il suo
posto. Lo stesso di Papà Gibe all’ingresso del Franco Ossola, lo stesso di Pietro Frontini sulla panchina, lo stesso della Curva sotto il Sacro Monte. Tutti insieme, mattone dopo mattone, possiamo costruire qualsiasi miracolo: una festa, una camera asettica, una corsa in salita, una promozione. Nulla è impossibile a chi conosce il sacrificio e il dono, a chi mantiene una promessa e a chi mette gli altri davanti a se stesso. Così torneremo grandi. Così siamo biancorossi.