Quando si soffre di disturbi gastrointestinali godersi i piaceri della cucina etnica può essere un problema. Cibi molto speziati potrebbero infatti aggravare i problemi preesistenti. Sempre più italiani scelgono il cibo etnico. Kebab, felafel, sushi, tacos e fajitas fanno ormai parte della nostra dieta, grazie anche all’apertura di molti ristoranti specializzati in piatti tipici di altri Paesi. Spesso molto piccanti e ricchi di grassi. A differenza della cucina italiana, però, gran parte degli alimenti esteri abbondano di spezie e, pertanto, potrebbero rivelarsi poco digeribili per le persone che soffrono di disturbi gastrointestinali. Un’alta percentuale di italiani, infatti, soffre di tanto in tanto di “cattiva digestione” ed è spesso tormentata da disturbi gastrointestinali come acidità e bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo, irregolarità intestinali. «Capita spesso di concedersi serate di sfizi in ristoranti etnici e consumare pasti costituiti da pietanze elaborate e molto speziate. La combinazione di alimenti può favorire il reflusso gastroesofageo o può generare dolori addominali e irregolarità intestinali, soprattutto in presenza di disturbi del colon», spiega il prof. Massimiliano Mutignani, direttore S.C. Endoscopia Digestiva e Interventistica dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano. Il prof. Mutignani era a Varese, nei giorni scorsi, per l’incontro di formazione, che è giunto alla decima edizione, sulla Gastroenterologia organizzato nel Centro Congressi dell’Hotel ATA di Varese. Come evitare questi problemi? A spiegarlo è Assosalute, l’Associazione
nazionale farmaci di automedicazione. «È consigliabile mangiare lentamente, fare pasti poco voluminosi, fare una passeggiata dopo aver mangiato, evitare di bere alcolici, soprattutto i superalcolici, non abusare di caffè, astenersi dal fumo. Insomma, per evitare brutte soprese a stomaco e intestino la prima regola è evitare di strafare a tavola. Può essere consumato un pasto più abbondante ma non bisogna abbuffarsi e sovraccaricare troppo e per un periodo di tempo prolungato l’apparato digerente». Per chi vuole sperimentare cibi originali come quelli etnici, quindi, è consigliabile non abbondare con spezie e non esagerare con fritti, condimenti e salse. L’obiettivo è quello di limitare le sostanze particolari potenzialmente “irritanti”, difficili da digerire, quelle a cui il nostro sistema digerente non è abituato. «In caso di eccessiva acidità nello stomaco e di bruciori, possono aiutare a tamponare i fastidi gli antiacidi o gli antisecretori; è ovviamente consigliabile una maggiore attenzione da parte di quei soggetti che soffrono di ernia iatale o sono affetti dalla sindrome del colon irritabile». Per contrastare i disturbi gastrointestinali un valido aiuto può essere rappresentato dai farmaci di automedicazione o da banco, acquistabili senza obbligo di prescrizione e riconoscibili grazie al bollino rosso che sorride, presente sulla confezione. Tra i prodotti che potrebbero venire in aiuto: ci sono gli antispastici contro il mal di pancia e i dolori addominali.