Camorra, Ciro Mazzarella dai Caraibi gestiva traffici del clan


Napoli, 10 feb. (Apcom)
– Dalla sua lussuosa residenza a Santo
Domingo, nei Caraibi, gestiva i traffici illeciti del suo clan,
compreso lo spaccio di droga. Ciro Mazzarella, 38 anni, è stato
però individuato e arrestato dal Gico della Guardia di finanza di
Napoli e dall’Interpol. Un lavoro di intelligence internazionale
coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea.
Grazie alle precise notizie fornite dalle Fiamme gialle la
polizia dominicana è riuscita infatti a individuare il latitante
e a bloccarlo.

Ciro Mazzarella, figlio del boss Gennaro, era inserito tra i
primi 100 latitanti nello speciale elenco del ministero
dell’Interno. Quando è stato bloccato si stava recando, in
compagnia di altri napoletani, in uno dei locali notturni più
esclusivi dell’isola. La sua latitanza trascorreva, infatti, tra
lussi e agi in un complesso residenziale in avenida José
Contreras. Un ‘esilio’ presso il Residence City. Un complesso nel
quale si trovava da un po’ di tempo dopo aver trascorso lunghi
periodi in vari paesi del Sudamerica tra i quali la Colombia e il
Costa Rica. Una volta fermato Mazzarella ha esibito un falso
passaporto, ma non è riuscito ad ingannare le forze dell’ordine
che l’hanno ugualmente identificato e arrestato.

Secondo gli inquirenti l’uomo reggeva attualmente le redini del clan attivo nella zona centrale di Napoli e soprattutto nel quartiere Mercato. Dopo l’arresto sia del padre Gennaro che del fratello Francesco era lui, infatti, a reggere le redini dell’organizzazione criminale tenendosi costantemente informato degli attuali equilibri sul territorio e impartendo, anche dall’estero, le direttive necessarie per guidare il clan. Comandi soprattutto per la gestione dei traffici di sostanze stupefacenti, ma anche in merito ai recenti

contrasti armati che si sono registrati proprio nella zona controllata dai Mazzarella. Un ruolo di primo piano, il suo, confermato anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Per il suo arresto anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni si è congratulato con il capo della polizia, Antonio Manganelli, e con il comandante generale della Guardia di finanza, Cosimo D’Arrigo. Congratulazioni per essere riusciti a catturare il latitante che si era reso irreperibile il 25 novembre 2006.

Per Mazzarella sono state immediatamente avviate le pratiche di
estradizione. L’uomo è atteso in Italia nelle prossime ore.

Cep

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