«Chi ha detto scarsi? C’è lo spirito di Usa ’94»

A tu per tu con la bandiera del Parma Lorenzo Minotti

Dici Lorenzo Minotti e pensi subito al Parma di Nevio Scala, squadra dalle grandi firme e dal gioco spumeggiante, protagonista di tante memorabili sfide della Serie A (quando il nostro campionato era considerato il più bello e difficile del mondo). Ma Minotti è anche uno dei simboli della rinascita della squadra emiliana, ripartito dalla Serie D dopo il fallimento della gestione Ghirardi. Oggi l’ex capitano gialloblù è il responsabile dell’area tecnica del nuovo Parma, fresco di promozione in Lega Pro. Con lui parleremo di cadute e risalite, del Parma come emblema di un nuovo modo di fare calcio (esempio possibile anche per Varese e Pro Patria), del tifo come passione irrinunciabile e genuina. Cominciamo però dalla stretta attualità: gli Europei 2016.

«Gli spagnoli sono favoriti, ma l’Italia non è spacciata in partenza, anzi. Noi abbiamo grandissime motivazioni»: non poteva rispondere altro che questo, colui che da capitano alzò ben 4 trofei (Coppa Italia, Coppa delle Coppe, Supercoppa UEFA e Coppa UEFA) con il Parma negli anni ’90. Lorenzo Minotti, intervistato da Francesco Inguscio su La Provincia di Varese in edicola oggi, lunedì 27 giugno, si porta dietro ancora oggi l’orgoglio di quegli anni in cui il calcio italiano era il migliore del mondo, dove la differenza «la faceva lo spirito di squadra. Così riuscimmo a raggiungere la finale di USA ’94».