Durante la presentazione istituzionale al 39esimo piano di Palazzo Lombardia, c’è stato anche spazio per una freccia lanciata da Renzo Oldani. Vi riportiamo le sue parole: «Quello di quest’anno è un impegno gravoso che noi portiamo avanti con cuore e passione. Abbiamo organizzato la nostra prima Granfondo, che conta già oltre 1500 iscritti, che andranno gestiti nel modo giusto. Sarà una tre giorni di sport che deve servire alle province ed ai comuni, perché è importante che ci sia un indotto sia economico che di promozione del territorio. Sulle nostre strade ci saranno migliaia di persone, e la corsa verrà trasmessa in diretta televisiva in 54 paesi, alla Rai e da Eurosport, nemmeno il Giro ha una copertura del genere. Ebbene, arrivo al punto, quest’anno
dovevamo avere i commissari dell’UCI alla corsa per valutare il passaggio nel circuito World Tour, ma a quanto pare hanno deciso di rinviare di un altro anno. Quest’anno il Mondiale verrà disputato in Qatar ed io sono contentissimo che il ciclismo si apra a tutto il mondo. Però stiamo attenti a non dare troppa importanza ai petro dollari, perché un giorno uno sceicco di innamora del ciclismo e quello dopo decide di investire nel ping-pong. Mentre qui c’è un movimento ciclistico, quello italiano, che porta avanti corse da quasi cento anni con il cuore e la passione, dovendo combattere contro i giganti e contro i mulini a vento. Mi auguro che l’UCI ascolti questo urlo del ciclismo italiano, che combatte e non vuole morire».