Bebe Vio, sei meravigliosa. Un uragano che si colora d’oro

La “nostra” fiorettista ha trionfato a Rio, dominando la sua gara

Bebe sei una meraviglia, la settima meraviglia. Beatrice Vio è medaglia d’oro, la settimana della spedizione italiana a Rio! Un uragano, un ciclone, un fenomeno, da oggi nuovamente ricoperta d’oro. Era la sua giornata, la sua Paralimpiade, la sua occasione: Bebe è una campionessa, lo sappiamo, e non se l’è lasciata scappare. Dopo il successo europeo nel 2014 e quello mondiale nel 2015, ora la piccola grande donna di Mogliano Veneto che ha Varese nel cuore si è messa l’oro olimpico al collo. In finale ha superato la cinese Zhou Jingjing per 15-7 e si è lasciata andare ad un urlo liberatorio che si è sentito fino a qui, un misto di rabbia e di passione, di spensieratezza. E poi un pianto, c’era tutta Bebe dentro lì. L’abbraccio con il commissario tecnico Simone Vanni, lo stupendo abbraccio con l’avversaria, i sorrisi verso la tribuna, dove c’erano papà Ruggero, mamma Teresa, il fratello Nicolò, la sorella Maria Sole, l’amico Roberto Bof: ha avuto tutti al suo fianco per questo successo magistrale ed indimenticabile, che ha suggellato una cavalcata senza ostacoli. Nei gironi, non ha concesso nemmeno un punti alle avversarie, ai quarti di finale ha lasciato le briciole alla polacca Makowska (15-6), in semifinale ha concesso un solo punto alla cinese Yao Feng (15-1), in finale ha regolato con la sua grinta l’altra cinese Zhou

Jingjing. La sua è stata l’ottava medaglia di giornata per l’Italia, la quinta d’oro in un mercoledì paralimpico che difficilmente ci scorderemo. Bebe ha messo la ciliegina sulla torta, l’ombrellino nel long drink. Un’emozione difficile da descrivere, un’emozione che solo una campionessa come Bebe, imbattuta da quattro anni, poteva regalarci. A Rio de Janeiro non è stata solo la giornata di Bebe però, perché il pomeriggio di ieri ci ha regalato una pioggia di medaglie indimenticabile: ha aperto le danze Giancarlo Masini con il bronzo nella cronometro C1 a soli 49 centesimi dall’argento canadese Ross Wilson. La festa del ciclismo è continuata con l’oro conquistato cronometro H5 da Alex Zanardi, protagonista di una rimonta stroardinaria; è giunto poi il momento di Vittorio Podestà, oro nella cronometro H3 e di Luca Mazzone nella cronometro H2. La festa del ciclismo azzurro è stata completata dal bronzo di Francesca Porcellato nella cronometro H1-2-3: l’azzurra ha vinto la sua 12esima medaglia olimpica dopo i trionfi nell’atletica e nello sci di fondo. Si è iscritta alla festa poi anche Assunta Legnante, nel lancio del peso, bissando il successo di Londra 2012. E c’è anche chi, come la varesina Arianna Talamona, non si è messa al collo la medaglia ma ha comunque un motivo per sorridere: sesto posto nel 200 misti ma comunque record italiano a 3’16”97.