Si svolgerà questa sera, 20 settembre, a Luino, l’incontro tra i rappresentanti di Regione Lombardia, la proprietà della Imf di Luino, azienda di Creva fallita la scorsa settimana e i rappresentanti dell’amministrazione comunale, per discutere del futuro dell’impresa e dei lavoratori. Ad annunciarlo il consigliere regionale Emanuele Monti, il quale spiega che «la riunione di stasera ha l’obiettivo di acquisire tutte le informazioni che hanno portato fino a questa situazione, dalle sanzioni imposte dalla Ue alla Russia avvallate dal Governo, alla congiuntura economica negativa di cui non si vedono concreti segnali di ripartenza. Stiamo parlando di un’azienda che è punto di riferimento importante dell’alta provincia, che impiega manodopera locale e la cui crisi rischia di mettere sul lastrico circa 300 famiglie del territorio». La Imf si è sempre difesa molto bene sui mercati internazionali, difendendo la propria varesinità. «Un’azienda che – prosegue
Monti – nonostante sia collocata al confine con la Svizzera non ha mai pensato di delocalizzare la sua produzione continuando a pagare oneri fiscali molto meno concorrenziali rispetto a quelle dello Stato Elvetico. La sua crisi è il triste risultato delle scelte demenziali attuate da questo Governo; la documentazione che acquisirò durante l’incontro di oggi, in accordo anche con l’amministrazione comunale, garantita dalla presenza del vicesindaco di Luino Alessandro Casali, sarà materiale di discussione e approfondimento nel corso di un’audizione che ho personalmente sollecitato in Commissione Attività produttive in Regione Lombardia, d’accordo col Presidente Maroni. È mia intenzione capire e monitorare attentamente tutta la questione. Regione Lombardia vuole proseguire con ogni mezzo e modi possibili a dare una mano di aiuto a quelle crisi aziendali che sono il frutto delle scellerate politiche economiche di questo Governo e dell’Unione Europea».