«Le strade di Varese parlano del nostro presente, del nostro futuro e del nostro passato». Questo è ciò che suggerisce la mostra “Strade di Varese nella pittura di Francesco Murano”, inaugurata ieri pomeriggio e aperta al pubblico gratuitamente fino al 23 ottobre nelle sale di Villa Mirabello. La mostra – che illustra una Varese viva, che si muove, che ha obiettivi da raggiungere e che si evolve – è nata dalla collaborazione del Comune con la Società Storica Varesina che ha sede proprio in villa Mirabello. «Questa mostra ci è sembrata molto giusta – ha detto il presidente della Società Storica Varesina Giuseppe Armocida – Una società storica non può guardare solo al passato».
Le strade, sembra suggerire la mostra, hanno una dimensione legata al presente. «Quelli di Murano sono quadri iperrealisti, in cui si vede il traffico e la pioggia, con tanto di effetto bagnato – spiega Serena Contini, la coordinatrice dei Musei Civici di Villa Mirabello che ha organizzato la mostra – Danno l’idea di una Varese newyorkese in movimento».
Nello stesso tempo, però, le strade hanno un nome che rimanda al passato. Con un elemento di riflessione in più: se il presente è individuale e frammentato, il passato è “di tutti”. Max Lodi e Luisa Negri, nel 1989, hanno dato alle stampe un libro – dal titolo «C’erano una volta: novantuno protagonisti della storia di Varese» – frutto di una ricerca durata tre anni,
nella quale hanno ricostruito le biografie di 91 personalità di Varese a cui è stata intitolata una strada. «In vita, quegli uomini e quelle donne hanno fatto cose importanti per la città e la società. Un esempio tra i tanti è monsignor Carlo Sonzini, giornalista che nella sua professione ha perseguito la ricerca della verità senza mai venir meno al rispetto della persona» afferma .
Il percorso della mostra, che si snoda in due sale, passando dalla tecnica dell’acquarello a quella della “spatola”, è anche una riflessione sui tempi della città e sui suoi spazi. Ogni venerdì, alle 17.30, sono previsti approfondimenti con relatori diversi.
Soddisfatto il sindaco Davide Galimberti, che vede nell’iniziativa un segno di vivacità della città. Emozionatissimo l’artista, Francesco Murano, che spiega: «Questa è una mostra interamente dedicata alla città. Ma anche ai visitatori, che potranno lasciare un tratto su una tela, fino a realizzare un quadro».
Un modo per far assumere un ruolo da protagonista ai varesini, che nei quadri di Murano appaiono sono raffigurati come semplici comparse.