«L’arte non ha età. E migliora le persone»

Domani alle Coopuf “Impara l’arte e non farti da parte” con il dj-set di Ghemon

L’arte come mezzo di inclusione sociale? Se ne parla domani pomeriggio alle cantine Coopuf (via De Cristoforis 5), in una chiacchierata tra amici. E quelli che si siederanno alla Tavola Rotonda organizzata dalla cooperativa Nutarart in collaborazione con il Comune e il progetto F.A.C.S. (finanziato dalla fondazione Cariplo) sono degli amici speciali. Su tutti, parola e microfono a , il rapper avellinese che porterà anche a Varese il suo nuovo progetto di un dj-set raccontato. Una serie di domande e risposte con cui il rapper racconterà se stesso attraverso le “colonne sonore” della sua vita. Ad aprire l’evento (inizio fissato per le 16.30) arrivano i , la band padovana naturalizzata varesina che con la vittoria a “Va Sul Palco” nel 2015 ha conquistato la città, per lasciare spazio poi a , esperto di processi formativi legati al mondo dell’arte, a , fotografo e trionfatore al premio Riccardo Prina 2016, a , regista teatrale e alla giovane artista diciassettenne . Arti diverse, dunque, rappresentate da ragazzi di età diverse per affrontare un tema comune, delicato e dalla portata transgenerazionale. «Quello della tavola rotonda è un “format” che usiamo da dieci anni e in cui cerchiamo di trattare contenuti interessanti e che possono essere formativi. Invitiamo a parlare e a presentarsi sia ospiti famosi sia giovani del territorio che

possono così raccontare le loro esperienze e magari aiutare gli altri». La scelta di Naturart, come spiega , uno degli organizzatori, è ricaduta su un tema importante e sempre attuale come quello della diversità e dell’arte come potente mezzo di condivisione e di aggregazione. La Cooperativa, infatti, è da anni in prima fila quando si parla di progetti formativi ed educativi rivolti ai giovani e anche questa volta pensa in grande. «Attraverso le esperienze di artisti famosi ed emergenti vogliamo mettere in luce come l’arte abbia inciso sul loro percorso professionale e anche su quello personale. La musica, come la fotografia ed ogni altra declinazione dell’Arte, contribuisce a migliorare le città in cui si vive ma anche e soprattutto le persone». Le aspettative? Alle cantine è prevista un’ottima risposta da parte della città e ne è convinto anche Potenzoni che spera di poter vedere la sala gremita. Anche perché la bellezza delle Tavole Rotonde firmate Naturart è la “contaminazione”: «Vorrei vedere tanti ragazzi perché ad ogni nostro incontro vengono ad ascoltare giovani di fasce d’età diverse che spesso, incuriositi, ci chiedono di poter partecipare all’organizzazione degli eventi successivi. Questo ci fa piacere ma vuol dire soprattutto che l’Arte è davvero condivisione, che davvero crea unione e inclusione a prescindere dall’età, dai gusti e delle esperienze».