Primo tempo da spettatore ad ascoltare i cori dei tifosi, nella ripresa mette il suo zampino due volte, soprattutto sul tentativo di Grandi.
La catena di destra funziona a meraviglia. Difende, si sovrappone con facilità irrisoria e mette la museruola a Laraia, il lilla più attivo.
Per lui è tutto troppo semplice, non ha nulla a che vedere con questa categoria. E da una sua zingarata offensiva nasce il gol dell’1-0.
Il gol è solo la ciliegina sulla torta di una partita in cui non lascia passare una mosca. Lui e Ferri sono una garanzia.
Spinge meno di Talarico, ma chiude la cerniera senza grossi problemi in fase difensiva. Un problema all’adduttore lo costringe al cambio (
Entra in un ruolo non suo e, a parte un rinvio sbilenco, se la cava bene).
«Ma Paroni te lo porti anche a casa stasera? Te lo sei portato in giro per tutto il campo oggi…», è una battuta veloce che gli fa mister Salvigni quando si incrociano in sala stampa. E rende benissimo l’idea. Gioca la sua miglior partita al Varese, propizia l’1-0, difende, salta l’uomo e corre come un dannato.
Finalmente Zazzi! La sua prestazione è ai livelli di quella di Cuneo all’esordio. Gioca un primo tempo di ordinaria amministrazione, poi sale clamorosamente di tono quando il Legnano si allunga e fa ciò che vuole, compreso il gol del 4-1 che ricorda molto quello che segnò a fine stagione scorsa contro il Lomellina.
Il gol, la grinta, la “cazzimma”. Con lui il centrocampo del Varese ha qualcosa in più, in termini di cattiveria, di presenza fisica, di esperienza. Sta salendo giorno dopo giorno di condizione, è un forziere pieno d’oro massiccio.
Meno travolgente rispetto alla gara con la Pro Sesto, qualche bel dribbling gli riesce, qualche altra volta sembra mancargli il passo. Però è una presenza costante, da quella parte lo trovi sempre a fare tutta la fascia.
Negli occhi e nei piedi si vede la volontà di fare qualcosa in più, di trovare la giocata illuminante. Si accende più del solito, poi esce per il riacutizzarsi del problema ai tendini (
Prova ad unirsi alla festa, si tiene in tasca i gol per domenica prossima contro il Chieri).
Un leone. Ripaga la scelta di Baiano di preferirlo a Scapini, regalando a Bottone un cioccolatino solo da scartare per il 2-0. Gli manca davvero solo il gol, perché per il resto fa davvero tutto ciò che gli viene chiesto, spesso anche molto di più.
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