Maynor trascina, Pelle ancora grande. Riscatto Cavaliero, Avra superlativo

Partitone di Eyenga, Kangur enorme in difesa, Anosike c’è

Soffre molto la fisicità di Qvale, soprattutto a rimbalzo nei primi due quarti. Però in attacco fa vedere cose buone e comunque l’attitudine è sembrata essere quella giusta.

Nei primi minuti è immarcabile, segna undici punti in un amen e comunque lascia sul parquet segnali incoraggianti. Poi coach Moretti decide di lasciarlo seduto fino all’inizio del terzo periodo per preservarlo. Lui perde smalto al tiro ma comunque esce alla distanza in fase di assist. Anche qui, la crescita è graduale ma costante e fa solo che ben sperare, anche nell’applicazione difensiva dimostrata nel finale.

Accanto a Maynor si comporta molto bene, in sordina arriva in doppia cifra poi si scatena nel finale, prendendosi parecchie responsabilità e non tremando nei tiri decisivi. Resta quell’ingenuità sulla tripla di Massenat che ha quasi riaperto il discorso nel finale, ma può macchiare solo in parte la sua prova, che resta superlativa.

Le solite grandi cose, quelle che ormai conosciamo di lui, ma fatte nei momenti giusti e delicati del match. Fondamentale la stoppata nel finale, vitali i suoi sei punti complessivi. Lontano dal canestro è ancora acerbo, ma crescerà.

Segna una bella tripla nel primo tempo, poi si conferma una sorta di allenatore in campo, guida i movimenti di tutti i compagni, li telecomanda. Qualche errore qua e là resta, ma sono perdonabili.

I cinque punti consecutivi a metà terzo quarto, che riportano Varese a contatto, pesano tantissimo nell’economia della gara. Riesce ad essere determinante, e soprattutto è freddo nel finale, con quel 2/2 ai liberi. Deciso riscatto dopo la prova opaca di Capo d’Orlando.

Un po’ frenato dai falli, gioca comunque una partita solida, importante. È il migliore in difesa sul colosso Qvale, che mette alla frusta tutti tranne lui: gli rende tanti centimetri ma non la voglia di combattere.

Nelle scorse partite, ha sempre fatto tutto bene perdendosi solo nel momento in cui c’era da infilare il canestro. Eccelle come sempre per grinta ed “intangibles”, e nel grigiore dell’1/6 al tiro riesce a mettere a referto finalmente una tripla.

Con i suoi consueti errori e le sue forzature, che ormai fanno parte del bagaglio, Chris gioca una partitona da 15 punti coniugando anche sostanza in difesa. Non ha paura di prendersi responsabilità, anche in quelle che non sono le sue caratteristiche.

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