«Nulla da perdere. Scriviamo la storia»

Varesina-Varese una contro l’altra. Ciccio Baiano e Marco Spilli si sfidano dalle rispettive panchine

Il countdown è finito. Oggi pomeriggio alle 14.30 in un Comunale tutto esaurito andrà in scena una partita storica per la Varesina: il derby con il Varese. Un match atteso e sentito, che attirerà nell’impianto di Venegono più di mille persone per quello che è già un successo rossoblù. Se una prima pagina di storia è stata scritta con questo record, le Fenici non intendono fermarsi e puntano a fare lo sgambetto ai biancorossi per aggiungerne un’altra, magari da mettere vicino alla vittoria con il Piacenza della stagione passata. Questo è il sogno di tutto l’ambiente, della società, dei calciatori e del loro condottiero, Marco Spilli: «È una partita storica e un successo ci farebbe entrare nuovamente nella storia di questo club. Ai ragazzi ho chiesto di godersela e di viverla con gioia, ma con serenità

perché non è la più importante che ci aspetta. Avremo in settimana la Caronnese, poi Pro Settimo e Pinerolo, due partite da vincere e quindi più importanti per noi. Con il Varese non abbiamo quest’obbligo, dobbiamo giocare senza pressione e timore perché quelli che hanno solo da perdere sono loro». L’allenatore rossoblù detta le linee guida per la sua squadra: «Loro hanno una qualità enorme e si giocheranno il primo posto, però non sono i più forti del girone; prima c’è il Chieri. Ovviamente i pronostici pendono dalla loro parte, quindi per ribaltarli servirà tanta aggressività per non concedergli palleggio, spazio e tempo, e dovremo avere pazienza per colpire nel momento giusto. Le sconfitte contro Chieri e Borgosesia ci hanno insegnato tanto, quindi non dovremo esporci troppo, ma avere quell’equilibrio messo in campo contro la Folgore Caratese».

Non poteva mancare l’approfondimento sull’ex di turno, Dennis Scapinello: «So che il pubblico lo vorrebbe vedere sempre in campo, è normale. Però bisogna capire che deve essere gestito. Non giocava da sei mesi prima di venire da noi, e con l’Oltrepo ha giocato bene e per novanta minuti, cosa che lo ha affaticato un po’». Infine un messaggio per la sua squadra: «Dobbiamo tirare fuori tutto quello che abbiamo dentro. Non basta più il settanta o l’ottanta per cento, ora serve il massimo, solo così tramuteremo il sogno in realtà. Possibile è possibile, sta solo a noi crederci».