Un altro Johnson per la svolta. Fiducia confermata a Moretti

Manca solo l’ufficialità per la nuova guardia: ultima chance per rinascere

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La sconfitta, pesante da digerire, arrivata nel derby casalingo contro Cantù ha inevitabilmente portato con sé delle conseguenze.

La prima è di rilievo: Dominique Johnson, guardia statunitense del 1987, ha trovato l’accordo economico con la Pallacanestro Varese e sarà a breve un giocatore biancorosso. L’atleta, svincolatosi dall’Alba Berlino, ha accettato le condizioni della società di piazza Monte Grappa, ha firmato il contratto propostogli e lo ha fatto recapitare in sede: a ieri mancava solo la controfirma dei dirigenti biancorossi.

Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, parte seconda: l’arrivo di Johnson (Dominique) apre la porta d’uscita ad un altro Johnson (Melvin), che parteciperà alla trasferta di Lione in Champions, come confermato dalla società stessa, ma ha già le valigie pronte per lasciare Varese. Sulle tracce della shooting guard classe 1993 ci sarebbero diverse squadre di A2, con in pole position la Junior Casale che se lo contenderà con alcuni club del sud.

Postilla fondamentale a corredo dell’operazione di mercato, che nel consiglio di amministrazione auspicano possa essere l’ultimo ed unico correttivo stagionale al roster: sarà un’operazione economicamente gravosa, che ha “costretto” il CdA ad una lunga e non semplice riflessione nel tentativo di capire se si trattasse della soluzione adeguata alla crisi.

Per le casse societarie il cambio non sarà di certo a cuor leggero: l’entrata di Dominique e l’uscita di Melvin non lasceranno i conti invariati. Tra l’accordo per la transazione con il secondo (che comporta un esborso non pari ai mesi mancanti di stipendio, ma comunque un esborso), lo stipendio dovuto al primo (che, pur avendo a sua volta beneficiato di una buonuscita dall’Alba Berlino e quindi favorito uno “sconto” sul nuovo contratto, non è un giocatore di seconda fascia come Melvin) e le spese per il nuovo tesseramento, il risultato sarà una spesa ulteriore rispetto al budget di inizio anno.

Proprio come accaduto lo scorso anno, quando tutti i correttivi applicati alla squadra (giusto per ricordarli, a stagione in corso si sono aggiunti Ukic, Kangur, Kuksiks e Wright ed hanno salutato Shepherd, Galloway, Molinaro, Faye e Thompson) hanno creato una situazione economica non semplice.

Facciamo un breve focus su Johnson: classe 1987, 195 cm per 95 kg, è un realizzatore di livello assoluto, uscito nel 2010 da Azusa Pacific. È abile a creare pericolo dal palleggio, affidabile nel tiro dall’arco e non è tipo da tremare sui palloni decisivi. La sua carriera in Europa, iniziata dopo tre stagioni in D-League, lo ha portato prima in Polonia al Siarka Tarnobreg, poi in Israele al Maccabi Rishon e poi ancora al salto di “categoria” con il Banvit, in Turchia, prima di scegliere l’Alba Berlino, con cui non è mai sbocciato l’amore. Arriva dunque a Varese un elemento di primo ordine, che potrebbe lasciare il segno.

L’altra questione sul tavolo è quella legata al futuro di coach Paolo Moretti, ma in questo caso l’azione non porterà a nessuna reazione: la società ha fatto capire, con fermezza, che l’allenatore non è assolutamente in discussione. L’ipotesi del cambio non è dunque passata al vaglio del direttore generale Coldebella e del consiglio di amministrazione.