La Curva Nord carica il Varese. Oggi a Voghera come nel 1968

Ieri il 49o anniversario del 5-0 sulla Juventus: con quello stesso spirito si può trovare la svolta decisiva

Quattro punti in quattro partite nel 2017, una sola vittoria, poi una sconfitta ed un pareggio nelle ultime due uscite, una situazione societaria ancora non stabile. Il Varese sta attraversando senza dubbio il momento più delicato, sia sul campo che dietro la scrivania, da quando è rinato, nell’estate 2015.Come sul crinale di una montagna, puoi cadere da un momento all’altro. Eppure il Varese è ancora lì, in equilibrio, a due punti dalla vetta e continua a

camminare: un motivo ci sarà. Baiano ha cercato di isolare la squadra in questi giorni, la società ha voluto rassicurare i giocatori in ogni modo sul fronte rimborsi. E oggi si torna in campo, a Voghera alle 14.30, per la seconda trasferta consecutiva. C’è pressione ma allo stesso tempo curiosità per l’esordio di Niccolò Gucci, che dopo dieci giorni di allenamento con la squadra sembra pronto a prendersi la maglia da titolare al centro dell’attacco.

Ieri la squadra, durante la rifinitura, ha ricevuto la visita di un nutrito gruppo (circa 50) di ultras: no, nessuna contestazione, nessuno a rapporto. Niente di tutto questo: solo tanti incitamenti, una positiva vicinanza alla squadra perché il primo posto è vicino e c’è ancora un girone di ritorno da giocare. E un invito particolare: “quando segnate, vi aspettiamo sotto la curva, per esultare insieme”.
Oltre ai tifosi, presente alla rifinitura gran parte della dirigenza: Paolo Basile, Enzo Rosa, Danilo Vago, Alessandro Merlin e Marco Bof. Un segnale di appoggio, di compattezza, che serva mai come in questi giorni.

Ieri, 49 anni fa, si consumava il “Miracolo di Masnago”: era il 4 febbraio 1968 e la Juve uscì dal Franco Ossola con cinque reti sul groppone; tripletta di Anastasi, reti di Leonardi e Vastola. Probabilmente il punto più alto della storia del Varese Calcio, che ora in Serie D fatica dentro e fuori dal campo, e ha bisogno di una scintilla, di uno spartiacque nella stagione. E l’OltrepoVoghera va affrontato come la Juve 49 anni fa, con lo stesso spirito, con il coltello tra i denti nonostante le assenze, come se fosse il Varese la piccola in campo.

Tante le idee che frullano in testa a Baiano, che in settimana ha provato Giovio a centrocampo. Può essere un 4-3-3, con il 10 in regia al fianco di Bottone e uno tra Cusinato e Benucci. Oppure potrebbe esserci la sorpresa 3-5-2, o 3-4-3, due soluzioni su cui il mister ha lavorato. Altrimenti, semplicemente, sarà di nuovo 4-4-2, con Giovio e Gucci in prima linea, Bottone e Cusinato in mezzo al campo, Rolando e Becchio a volare sugli esterni. Chiunque scenda in campo, mantenga quello spirito.