Tre, due, uno, «fire». Un’astronave ieri pomeriggio è salpata dal pianeta “oratorio di Masnago” per raggiungere il pianeta “oratorio di Avigno”. La nave stellare ha attraversato le galassie Ferrucci e Monguelfo e poi si è incanalata in via Saffi fino a discendere verso la meta. A realizzare l’impresa un mix eterogeneo di astronauti, alieni, personaggi di StarWars e mascherine. Un popolo pacifico, tanto è vero che don Matteo Moda, mascherato da Obi-Wan Kenobi, precisa: «siamo tutti diversi, ma ci accomuna il sorriso».
L’astronave, che è ispirata al tema del viaggio dato dalla Fom (Fondazione oratori milanesi) al Carnevale Ambrosiano 2017, è stata costruita nottetempo, nelle cantine dell’oratorio di Avigno, da un team di 10 genitori della Comunità Pastorale Maria Immacolata, tra cui spiccava anche un nonno. Nonno Giorgio, per l’esattezza. Ed è a lui che va il merito di aver disegnato il progetto e curato la costruzione dell’astronave che ha un’impalcatura in legno e cartone e un frontale sagomato in cartapesta. Il progetto è stato sviluppato così tanto nei dettagli da ricevere la certificazione Nasa, che intende utilizzarla per girare i sette nuovi pianeti con caratteristiche simili alla terra, alla ricerca di forme di vita.
Al momento non è possibile sapere se l’astronave riuscirà nell’impresa, ma un obiettivo lo ha già raggiunto: «E’ riuscita a coinvolgere i bambini e le loro famiglie, vivendo l’oratorio come una casa» ha detto don Matteo.
Valore aggiunto della nave spaziale è un sofisticato motore, che fa girare le eliche e volare coriandoli e stelle filanti, diffondendoli nell’universo. L’equipaggio è dotato anche di armi, ma pacifiche. Come lo spara-coriandoli spaziale: un dispositivo brevettato da Luca Cattaneo che consente di mandare in orbita grandi quantità di coriandoli con il minimo impiego di energia. Grazie a questa invenzione, la navicella lascerà in orbita, a testimonianza del suo passaggio, un arcobaleno colorato, che vuole essere un messaggio di pace.
Ieri l’astronave ha effettuato il primo lancio. I genitori, mentre i bambini mascherati si imbarcavano, sono rimasti con il fiato sospeso. Poi, verso le 16, è arrivata la bella notizia: l’equipaggio è riuscito ad atterrare sul pianeta Avigno e a fare rifornimento di chiacchiere. Una squadra di pasticciere ne ha preparate ben 10 chili per sfamare circa 150 mascherine.
Le condizioni del pianeta Avigno hanno reso possibili i giochi all’aperto.
Adesso tutto è pronto per la prossima impresa: sabato prossimo la navicella parteciperà alla sfilata del Carnevale Bosino, salpando alle 14.00 da via Sacco (oppure da via Veratti). L’obiettivo, questa volta, è aggiudicarsi un posto sul podio tra i carri allegorici più belli del Carnevale Bosino. Ma intanto è d’obbligo dire «buona la prima», anche perché negli ultimi due anni la sfilata rionale non ha potuto svolgersi a causa del maltempo.