«La vittoria della difesa. È questa la strada giusta»

Bulgheroni dopo il successo contro la The Flexx: «Tutti hanno dato un contributo»

«È stata la vittoria della volontà, della preparazione e della difesa. Una vittoria molto importante».

Il giorno dell’aria che riapre i polmoni, dopo una giornata intera (più quaranta minuti) di apnea, ha le idee chiare di Toto Bulgheroni. Il consigliere d’amministrazione biancorosso, interpellato, tiene a sottolineare con pochi concetti – che sanno come sempre farsi storia senza fronzoli – quanto di buono espresso dalla Openjobmetis nel “dentro fuori” contro Pistoia: «Tutti i giocatori hanno dato il loro contributo, chi piccolo chi grande. E non era facile darlo, visto la pressione che la squadra aveva addosso. Aver battuto i toscani può rappresentare un’iniezione di fiducia su cui impostare il lavoro verso i prossimi impegni».

Entrando nello specifico, si può girare la frittata come si vuole, ovvero usando il condimento del pessimismo o dell’ottimismo. Contro la formazione di Esposito Varese non ha certo giocato una partita convincente nella metà campo offensiva, evidenziando errori nell’impostazione delle azioni (vedi le palle perse) e tirando con basse percentuali. Però ha vinto, costruendo altrove la propria fortuna (che non è solo quella di aver trovato sulla strada una Pistoia in versione agnello sacrificale da trasferta): «Ritengo che quando una squadra è in grado di difendere forte come ha fatto ieri Varese, possa permettersi anche qualche errore in attacco – è il punto di vista di Bulgheroni – Certo non rinuncio, prima o poi, a sperare nella “partita perfetta”, ma so bene che quando ci sono dedizione e impegno la vittoria può nascere anche da tante, altre, piccole cose».

Ed è anche per questo motivo che l’ex proprietario non condivide i giudizi negativi sulla prestazione di Eyenga contro la The Flexx: «Sì, non ha giocato una gran gara in attacco, ma ha fatto davvero tanto in difesa, dove è stato decisivo contro Petteway, e a rimbalzo. E allo stesso modo “giustifico” Avramovic: coach Caja, negli ultimi tempi, è stato costretto ad usarlo in un ruolo non suo. “Avra” non è un play, ma una guardia, perchè solo da guardia può liberare il suo istinto. Il ruolo di vice-Maynor è di Bulleri, che ora ha recuperato dall’infortunio».

Già, il Bullo: «Ieri Massimo ha dimostrato tutta la sua importanza, è entrato sul parquet nel momento più delicato, ha battuto il pressing e ha segnato un canestro fondamentale. La sua è serietà vera, è fare quello che ti chiede l’allenatore».

Su Avramovic è il caso brevemente di ritornare: «Sta facendo fatica a mettere in pratica quello che gli chiede l’allenatore, ma ribadisco che lui è una guardia e da guardia deve giocare. Non credete che lo stiamo perdendo, però: Aleksa è un ragazzo d’oro, giovane, intelligente e ci tiene da morire a far bene».

Torniamo al principio, all’ossigeno puro: la Openjobmetis ha risposto a Cremona e Pesaro e continua così a stare attaccata alla lotta salvezza. Lo fa con quello che ha, mentre, intorno a lei, “quelli che non lo vogliono capire” persevereranno nell’intonare i peana del mercato. Alla domanda sul tema il Toto – che ha pazienza, tuttavia non infinita – non risponde neanche: lo ha già fatto quando doveva farlo, così come lo hanno fatto a loro tempo il dg Claudio Coldebella e l’ad Fabrizio Fiorini. Noi, convinti che i latini avessero ragione con il loro “repetita iuvant”, ribadiamo il concetto: non si può. E se Varese continuasse a usare la difesa come arma per nascondere i propri (grossi) limiti, forse nemmeno si deve.