Buona la prima per il Marx in pantofole di Morselli

L’opera inedita dello scrittore varesino ieri al Salone Estense nell’ambito del Premio a lui dedicato

Un Marx in pantofole, in veste da camera e “borghese”, ecco la pièce comica e profonda, inedita dello scrittore varesino Guido Morselli andata in scena per la prima volta ieri al Salone Estense di Varese, nell’ambito del Premio Guido Morselli 2017, giunto quest’anno alla sua IX edizione.

Uno spettacolo originale ed intellettuale, un evento che ha attraversato l’opera edita ed inedita di Guido Morselli, partendo da “Brave borghesi”, il celebre capolavoro “Dissipatio H.G.” illustrati ed interpretati da Silvio Raffo, fino all’opera “Marx: rottura verso l’uomo”, messa in scena dalla Scuola Teatro Città di Varese, per la regia di Roberta Colombo. Andrea Minidio ha vestito i panni del filosofo Carlo Marx, ritratto a partire dal 1867, mentre Marco Odorico “mister Caciucco”, ovvero Giuseppe Mazzini, Lassalle e Bakunin interpretati da Andrea Raffo e Philip Costeloe, le donne di casa Marx a Londra interpretate da Anna Dipasquantonio e Gloria Dusi, laddove Michele Todisco era il capocomico, un personaggio che alla Pirandello di “Sei personaggi in cerca d’autore” irrompe sulla scena, creando un potente effetto di teatro nel teatro.

«Ancora un aspetto inedito del grande scrittore bolognese di nascita e varesino d’adozione Guido Morselli – illustra Silvio Raffo, presidente del comitato Guido Morselli – Già all’interno del volume “Sulla scena (inedita) con Guido Morselli” di Fabio Pierangeli, si getta luce sulla produzione teatrale, andando ad intercettare le affinità tra teatro e narrativa e permettendo un excursus nell’interessante campo teatrale». Continua Raffo: «Pierangeli ha dedicato approfondimenti a tre opere teatrali inedite “Il redentore”, “Cesare e i pirati”, “Marx. Rottura verso l’uomo” e ha studiato i testi,

partendo da annotazioni autografe su alcuni libri della sua biblioteca personale. Guido Morselli ha ancora molto da raccontarci. Curioso sapere che aveva avuto uno scambio epistolare con Vittorio Gassman da lui scelto e idealmente chiamato a interpretare il ruolo difficile nella sceneggiatura, dall’iniziale titolo Marx, l’uomo demistificato, Marx: rottura verso l’uomo. In questa commedia, spedita il 26 aprile 1968 a Tino Buazzelli della Rai, Gassman era stato scelto ipoteticamente per vestire i panni della figura altissima, umanizzata e smitizzata di Karl (Carlo nella pièce) Marx».

«Quest’anno il Premio vedrà per la prima volta la partecipazione della STCV- Scuola Teatrale Anna Bonomi. La scuola ha accolto con piacere l’invito – spiega Roberta Colombo, direttrice di Scuola Teatro Città di Varese – Cimentarsi in un’opera mai rappresentata e che tratta tematiche filosofico/politiche è una sfida, sia per gli attori sia per il pubblico, poco abituato ultimamente a simili tematiche e dialoghi.

Ma è un’occasione unica per rispondere alla domanda che si faceva Morselli: l’opera è teatrabile o non è teatrabile? Interessante dal punto di vista attoriale è stato anche studiare il personaggio di Karl Marx e il suo rapporto segreto con la governante Heléne e gli amici più fidati, come Engels. Ne è emerso un sottotesto molto intrigante e utile per entrare nella psicologia dei personaggi».