Speranza per La Quiete: «C’è un nuovo acquirente»

Il consigliere regionale leghista Emanuele Monti annuncia la possibile soluzione positiva per la clinica

Clinica La Quiete: speranza per la salvezza della struttura e dei lavoratori. E il futuro potrebbe essere made in Varese. Ci sarebbe infatti un’offerta per rilevare la clinica che arriverebbe da un gruppo di imprenditori varesini. «Ci stiamo avvicinando ad una conclusione positiva per la casa di cura La Quiete di Varese e nelle prossime ore potremo dare risposte ai lavoratori». Ne dà notizia il consigliere regionale della Lega Nord, . «Stando a quanto abbiamo appreso –

spiega Monti – sarebbe stata depositata in tribunale una proposta da parte di un gruppo di investitori della provincia di Varese, finalizzata a rilevare La Quiete; se tutto andrà per il verso sperato ci si potrà finalmente concentrare sul futuro della struttura in modo sereno». La clinica, coinvolta nel fallimento Ansafin nel 2009, si trova ora sotto sfratto. Tre le aste fallimentari andate deserte: l’ultima, quella del 29 marzo scorso, era considerata l’ultima occasione. I lavoratori, riuniti in assemblea permanente, da dicembre a fine marzo avevano continuato a lavorare (e lo stanno facendo tuttora) in una sorta di “occupazione” socialmente utile visto i servizi sanitari fondamentali della clinica per Varese della struttura che ha evitato che lo sfratto venisse eseguito. «La vicenda è nota e certamente l’interessamento fattivo di Regione Lombardia, in particolare con la concessione dell’accreditamento per il poliambulatorio, ha giocato un ruolo di primo piano. Oltre al sottoscritto anche il governatore Roberto Maroni è sceso in campo in prima persona al fianco dei lavoratori – spiega Monti – Il tavolo tecnico e i tanti incontri, da ultimo quello con il presidente della commissione Sanità Fabio Rolfi avvenuto pochi giorni fa direttamente in loco, sono stati dei tasselli fondamentali e sono serviti allo scopo che ci eravamo prefissati: lanciare un messaggio di continuità e far comprendere a possibili investitori come Regione Lombardia voglia la prosecuzione dell’ottimo lavoro svolto dalla casa di cura La Quiete e desideri tutelare i lavorati coinvolti». Monti quindi annuncia un nuovo incontro con i 60 lavoratori de La Quiete: «nella giornata di venerdì incontreremo i dipendenti per spiegare loro la situazione attuale alla luce di queste importanti novità». Seguirà una conferenza stampa con i giornalisti dove esporremo i dettagli e le prospettive che si stanno aprendo per la struttura. Monti conclude: «La Lega Nord, sia sul piano politico che su quello istituzionale, ha fatto tutto ciò che era in suo potere perché si arrivasse ad un epilogo positivo. Allo stesso tempo però appare assolutamente inequivocabile chi sia il grande assente di questa partita; dall’amministrazione comunale del Pd infatti – dice il consigliere regionale – dopo la partecipazione all’incontro di dicembre, è seguito solo un assordante silenzio». Per la clinica sembrerebbe dunque esserci futuro. I lavoratori non hanno mai smesso di crederci: tanto che, anche dopo l’ultima asta deserta, l’assemblea ha deciso di andare avanti con l’occupazione “lavorata” della clinica senza arrendersi.