Insieme, un’altra volta: «Cancro, fanculo»

Presentata la 2a edizione: il 10 giugno tutti per Erika. Papà Gibe: «Grazie, ragazzacci»

Fuck the Cancer torna più forte di prima. A quasi un anno dalla prima edizione (era il 21 maggio 2016), ieri è stata presentata a Palazzo Estense la seconda edizione dell’evento che l’anno scorso raccolse migliaia di persone (e 40mila euro donati alla Fondazione Giacomo Ascoli) prima con l’asta online e poi sul prato del Franco Ossola per urlare insieme un grosso “fanculo al cancro” nel ricordo di Erika Gibellini, scomparsa nel febbraio 2016.

Le menti e le braccia si sono rimesse insieme per dare vita a Fuck the Cancer 2.0, in programma per il 10 giugno. Anno nuovo, stessa sede, perché si svolgerà ancora al Franco Ossola. E gli organizzatori saranno ancora gli instancabili ragazzi della Curva Nord, che come l’anno scorso si sono messi volontariamente all’opera per la gioia di papà Massimilano Gibellini: «Fino all’ultimo non sapevo se sarebbe stato organizzato anche quest’anno, dopo il successo dell’anno scorso. Io ho fatto un po’ il “duro” non chiedendo nulla, e quei ragazzacci della curva non mi dicevano nulla. Poi mi hanno comunicato che Fuck The Cancer si sarebbe fatto ancora: per me è stata una gioia immensa. Ora siamo qui, con tanto entusiasmo e tanta fatica, perché organizzare non è facile. Grazie ai ragazzi e grazie ai tanti sponsor quest’anno non avremo spese aggiuntive (per esempio, quelle per il cibo, ndr) e come l’anno scorso tutto verrà devoluto alla Fondazione Ascoli. Io da solo e senza questi ragazzi non avrei mai fatto nulla».

L’anno scorso, in quella stupenda giornata di maggio, vennero raccolti 40mila euro che furono destinati alla Fondazione Giacomo Ascoli per la creazione di una (ora probabilmente due) camere asettiche e sterili per i reparti di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Del Ponte di Varese. La speranza, come spiegato dall’avvocato Ascoli nel suo intervento, è che «queste camere siano pronte per la fine del 2017 o al più tardi per i primi del 2018».

Alla mattinata di presentazione, mediata dal giornalista Max Laudadio, sono intervenuti anche il sindaco Davide Galimberti e Luca Alfano ed era presente una delegazione del Varese con il direttore generale Paolo Basile insieme a Silvio Papini. La novità legata a questa edizione è rappresentata dal fatto che il marchio “Fuck the Cancer” è stato ufficialmente registrato a nome di papà Gibe, ma che come lui stesso ha dichiarato, «è a nome mio ma appartiene a tutti quanti».

Il ricavato della prima edizione di Fuck the Cancer e di quella che verrà si vanno ad aggiungere ai 25mila euro che sono stati donati per la vendita di sciarpe e cappellini cinque anni fa, e che sono stati utilizzati per la costruzione di una stanza all’Ospedale Del Ponte, che verrà consegnata il prossimo 8 maggio. L’evento del 10 giugno, da programma, è molto ricco sia per i più piccoli che per gli adulti: ci saranno gonfiabili e attrazioni come maghi e super eroi, oltre ad un torneo di calcio organizzato dalla Scuola Calcio del Varese.

Per gli adulti, verrà presto svelata la presenza di un comico di Zelig, ci saranno corsi di Zumba e il concerto dei Libera Uscita e di Max Cottafavi, chitarrista di Ligabue.

Proseguirà anche l’iniziativa dell’asta online delle magliette, che sarà attiva a partire dal 2 maggio: due anticipazioni interessanti sono la presenza di una maglietta di Totti ed una autografata da Diego Armando Maradona. Curioso il siparietto finale, che spiega molto dello spirito di Fuck the Cancer: durante la presentazione, è arrivata da Bergamo una delegazione di ultras dell’Atalanta, una tifoseria che non è amica di quella biancorossa, ma che ha voluto partecipare donando alcune magliette per l’asta. Tutti insieme, dunque, per mandare a fanculo il cancro.