Una serata di abbracci e di saluti, per dire addio a questa stagione e darsi appuntamento alla prossima. Certo, sarebbe stato più bello ed intrigante salutarsi dopo i playoff ma il campo ha stabilito che Varese, per quanto fatto, la post-season non se l’è meritata.
E quindi ieri sera al Twiggy giocatori e staff hanno salutato i tifosi, firmando autografi e prestandosi per fare foto con tutti quanti. C’era anche il presidente di Varese nel Cuore , che è stato il primo a tracciare un bilancio dell’annata appena conclusa: «Un anno che non è partito bene ma per fortuna è finito meglio: non siamo arrivati tra i primi, penso sia bello ritrovarsi a festeggiare la fine della stagione ma allo stesso tempo va detto che non è stata una stagione entusiasmante, e lo dico con tutta onestà. Cercheremo di far meglio l’anno prossimo. Per quanto riguarda il Consorzio, tra tante difficoltà, credo abbia fatto la sua parte, è cresciuto. Abbiamo contribuito a mantenere l’entusiasmo e la possibilità che la gente possa andare al palazzetto a divertirsi, che è una cosa che spesso viene sottovalutata».
Sulla stessa lunghezza d’onda capitan , che non nega la sua volontà di voler restare a lungo in biancorosso: «Parlerò con la società per trovare una soluzione, ma è chiaro che io qui a Varese sto benissimo e si vede anche da come gioco. È giusto che la società faccia le sue valutazioni, però io vorrei restare qui, è la soluzione perfetta per me». Sulla stagione, il capitano parla così: «Sicuramente è da dividere in due parti: difficile nella prima parte,
positiva nella seconda. Sarebbe stato bello poter fare qualcosa di più, però è importante quantomeno aver chiuso con entusiasmo. La mia parabola in questi due anni è stata incredibile, mai avrei immaginato di arrivare dalla Legadue e di giocare due partite da capitano. Tutto è stato reso possibile non tanto dal talento, ma dalla costanza e dall’impegno. Quando ho avuto la possibilità di venire a Varese, volevo dimostrare a me stesso di poter stare in Serie A: spero di esserci riuscito».
Di futuro parla anche , che domani volerà a New York per passare l’estate a casa sua: «Di certo vorrei restare qui, dipende dalla società però: dovessimo trovare un accordo, io sarei molto felice di poter giocare di nuovo a Varese. Ho un grande feeling con coach Attilio Caja e con tutti i tifosi, qui sto bene». Anche per OD, la stagione è stata agrodolce: «Sono felice ma allo stesso tempo triste: felice perché siamo riusciti a dare una svolta alla nostra stagione, triste perché mi mancheranno tutti i miei compagni e perché, se fossimo riusciti a ingranare un po’ prima, ora saremmo ai playoff. Personalmente, sono molto orgoglioso della mia stagione, perché ho dovuto convivere con diversi problemi fisici e allo stesso tempo ho giocato meno minuti rispetto a quanto facessi prima: ma sono contento, e per questo sono grato a coach Caja e a tutti i miei compagni di squadra». Due chiacchiere anche con Christian Eyenga, che proprio come Anosike, passerebbe un’altra stagione a Masnago: «Io sono felice qui, restare per un altro anno effettivamente è una possibilità. Ne parleremo più avanti, ma di sicuro resterei qui volentieri».