Il primo scatto al Tour è del Team Sky

Thomas, Kiryienka, il campione in carica Froome e Kwiatkowski nei primi 10. Valverde cade e si ritira

In una Düsseldorf piovosa e bagnata, si è alzato il sipario sul Tour de France. Vola il Team Sky, che piazza quattro corridori in top ten (Thomas, Kiryienka, Froome e Kwiatkowski) e si porta a casa la prima maglia gialla di questa edizione numero 104. È Geraint Thomas a vestire il vessillo del leader: il gallese, sfortunato protagonista al Giro d’Italia a causa di una caduta prima del Blockhaus, ha vinto con il tempo di 16’04” battendo di soli cinque secondi lo svizzero Stefan Küng e di sette secondi il compagno di squadra Vasil Kiryenka, bielorusso.

Inizia bene anche Chris Froome, che sfrutta la cronometro, fattore a suo favore, per guadagnare già secondi preziosi sui suoi avversari diretti in classifica generale. Il vincitore delle ultime due edizioni della Grand Boucle ha chiuso la cronometro al sesto posto a dodici secondi dal compagno Geraint Thomas. Il migliore degli italiani è stato un sorprendente Matteo Trentin, quinto all’arrivo, addirittura meglio di un cronoman come Chris Froome.

Nei quattordici chilometri in terra tedesca Fabio Aru, principale speranza italiana di podio e di vittoria, ha chiuso in 16’56” pagando 52 secondi dal vincitore e 40 da Chris Froome, il meglio piazzato tra gli uomini di classifica. Il sardo si è espresso sugli stessi tempi di Romain Bardet, francese, che ha anticipato l’italiano di un solo secondo all’arrivo.

Sorprendentemente lontano lo spagnolo Alberto Contador, 71esimo, che ha pagato due secondi da Aru e 42 da Froome.

Non ha brillato invece Richie Porte, solitamente competitivo nelle prove contro il tempo: il tasmaniano ha pagato 47 secondi da Thomas e 35 da Froome. Un secondo più indietro Nairo Quintana, colombiano secondo all’ultimo Giro, che è andato meglio rispetto alle aspettative, specialmente sul bagnato.

Il percorso inaugurale era di quattordici chilometri a cronometro all’interno di un tortuoso circuito cittadino, reso ancora più complesso dall’asfalto viscido.

Tanti i corridori a pagarne le spese: su tutti Alejandro Valverde, che è stato protagonista di una rovinosa caduta che lo ha costretto subito al ritiro dopo pochissimi chilometri. Per il murciano, trasportato immediatamente in ospedale, un taglio alla gamba ed una forte contusione al costato.

Il Tour de France perde immediatamente uno dei suoi probabili protagonisti più importanti. È caduto anche il francese Tony Gallopin, senza grosse conseguenze.