Evade i domiciliari a Luino per una bevuta. Poi si accanisce contro i carabinieri

Nei guai finisce un marocchino di 20 anni, in manette per evasione e resistenza a pubblico ufficiale

– Evade dai domiciliari, aggredisce i carabinieri e sfascia l’auto di servizio. Marocchino di 20 anni arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Luino. Il fatto è accaduto nella serata di sabato.

Il ventenne era ai domiciliari per reati connessi allo spaccio di droga. Deve aver creduto di poter fare due passi in libertà e ha violato il provvedimento restrittivo. Forse per bere. I carabinieri però lo hanno notato mentre era a spasso e lo hanno fermato per identificarlo. Il marocchino sapeva perfettamente che in 30 secondi i militari avrebbero accertato la sua identità e di conseguenza lo avrebbero identificato come un evaso.

Il ventenne, in stato di alterazione, ha deciso di giocarsi il tutto per tutto. Come? Aggredendo i militari che lo stavano controllando. Pareva una furia. Insultava, scalciava, cercava di colpire i carabinieri. Tutto per fuggire. L’uomo si è anche accanito contro l’auto di servizio dei militari. Calci pugni. Specchietti divelti. Ha tentato di tutto.

Sino a quando non è stato bloccato e arrestato d’intesa con il pubblico ministero di turno. Una volta messo in auto il marocchino ha continuato. Ha preso a calci i sedili. Si è letteralmente lanciato contro i finestrini.

È stato accompagnato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’arresto è stato convalidato ieri mattina in sede di udienza direttissima. Confermate le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e evasione. L’uomo ha dato il peggio di se stesso. In aula ieri non ha battuto ciglio, non si è scusato. Non ha dato spiegazioni credibili.

Resta da capire perchè abbia deciso di evadere. Per una improbabile passeggiata oppure perchè doveva incontrare qualcuno magari per qualche vecchio affare?