Un lago circondato di Diamantini

Uno stormo di sei uccellini tropicali. Non nuocciono agli animali autoctoni ma rischiano per le basse temperature

Alla Schiranna, sulla ciclabile del lago di Varese, da qualche tempo ha trovato casa un piccolo stormo di Diamantini. Si tratta di uccellini che misurano dagli 8 ai 12 centimetri di lunghezza, dalla forma simile a quella del passero. In natura abitano la savana e le aree secche subtropicali, ma sono adattabili a condizioni climatiche ben diverse. Si tratta, infatti, di una specie che può vivere sia in aree semidesertiche che temperate. L’unica cosa di cui ha bisogno è una fonte permanente di acqua, preferibilmente dolce.

Lo stormo ripetutamente avvistato alla Schiranna è composto da sei esemplari, di cui uno totalmente bianco. Si tratta di uccelli che probabilmente vivevano in una voliera: stanno perlopiù posati sul tracciato della ciclabile in cerca di cibo (si tratta di granivori, che prediligono il miglio, ma che non disdegnano frutta, verdura e bacche).

La speranza

Diamantini della Schiranna sono diventati delle vere e proprie star: chi passa non perde l’occasione di fare una fotografia. C’è chi porta loro del mangime e chi tenta di acchiapparli, senza però riuscirci. Tutti si domandano: «saranno in grado di superare l’inverno in libertà?». Noi l’abbiamo chiesto a , referente progetti della Lipu.

«Se sopravvivessero non sarebbe il primo caso di uccello tropicale che ha trovato un habitat idoneo sul nostro lago, pensiamo per esempio al Panuro di Webb, un passeriforme originario della Cina che nel 1995 sfuggì alla cattività e in palude Brabbia trovò le condizioni per naturalizzarsi». «Abbiamo avuto qualche segnalazione della presenza di Diamantini a Varese, si tratta di uccelli che probabilmente sono da poco tempo in libertà – continua Soldarini – In questa stagione possono trovare semi di cui nutrirsi e le condizioni meteorologiche sono ancora favorevoli alla loro sopravvivenza, se però l’inverno dovesse dimostrarsi particolarmente rigido e nevoso, i Diamantini potrebbero non riuscire a superarlo».

Pochi danni alla nostra fauna

«Non è possibile, allo stato attuale, capire come l’eventuale naturalizzazione dei Diamantini, che sono una specie alloctona, potrebbe interferire con la vita delle specie autoctone del nostro lago – conclude l’esperto – Il fatto che si nutrano di semi, e non di insetti, fa sì che ci siano minori problemi di competizione per il cibo, ma bisogna analizzare bene le dinamiche presenti nella stessa nicchia ecologica».

Qualche anno fa, a Bobbiate, vivevano alcuni pappagalli verdi. Uccelli molto socievoli che avevano preso l’abitudine di visitare con regolarità alcune case dove veniva lasciato loro cibo. Gli uccelli furono avvistati anche con la neve e non sembravano soffrirne. Poi, tutto a un tratto, sparirono. In altre città, invece, i pappagalli hanno colonizzato le aree verdi: a Milano, per esempio, sono diventati una presenza fissa al parco del Sempione.

I Diamantini si sono già naturalizzati in Indonesia e in Tasmania, ma si trovano casi anche nell’emisfero boreale