Locale multato per gli schiamazzi dei passanti . «Così vengono penalizzati i commercianti»

Il rumore provocato non da clienti dell’esercizio. «Le istituzioni siano più comprensive. Cosa possiamo farci noi?»

Schiamazzi notturni in pieno centro. A farne le spese è il titolare dell’attività commerciale, che viene multato dalla Polizia Locale. Tutto secondo regolamento, ma la sanzione rappresenta anche l’ennesima goccia che scatena una nuova polemica tra i commercianti del centro storico e il Comune.

A raccontare la vicenda, avvenuta nelle scorse settimane, è , referente della Fipe Confcommercio, che rappresenta i pubblici esercizi del centro.

«Il gestore della Vineria del Croce è stato multato per via degli schiamazzi che avevano luogo nella strade dove si trova il suo locale – spiega Zambelli – dopo l’intervento della Polizia Locale. Una sanzione non elevata, certo, ma che è pur sempre una penalizzazione per i commercianti. Mi riferisco al principio per cui la

nostra categoria si trova nelle condizioni di dover fare fronte a situazioni che non possiamo ritrovarci a gestire». La sanzione comminata è di 50 euro. Al momento dell’intervento della Polizia Locale, davanti al locale si sarebbero ritrovate alcune persone che parlavano ad alta voce e, di conseguenza, turbavano la quiete pubblica, dopo la mezzanotte.

«Noi commercianti non possiamo essere responsabili di chiunque si trovi a passare davanti alle nostre attività – sottolinea Zambelli – Quando succedono fatti come questi quello che possiamo limitarci a fare è chiedere alle persone di abbassare la voce ed avere un comportamento corretto. Ma non abbiamo il potere di garantire l’ordine pubblico. Anzi, siamo noi stessi, spesso, a dover contattare le Forze dell’Ordine per chiedere un loro intervento».

Entrando nel caso specifico, la rappresentante dei commercianti ritiene che «da parte del Comune occorrerebbe adottare una linea che eviti questi “estremismi”, perché i gestori dei pubblici esercizi non possono essere ritenuti responsabili dei comportamenti che avvengono al di fuori dei loro locali. Soprattutto se si tratta di persone che non fanno parte della clientela e si trovano di passaggio». Zambelli ricorda anche come sia stato sottoscritto un accordo tra la categoria e l’amministrazione, nei mesi scorsi, grazie a cui era stato bloccato il preventivato aumento del Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico, in cambio di una collaborazione tra i commercianti e le istituzioni. «Una della clausole dell’accordo – continua Zambelli – è il fatto che non si superi un certo numero di sanzioni verso gli esercenti. Ora, se veniamo multati anche per situazioni dove non abbiamo potere di intervenire, diventa molto difficile per noi far fronte all’accordo. L’amministrazione dovrebbe capirlo».

E quindi la commerciante inviti i colleghi, che si ritrovino in situazioni simili, a rivolgersi «all’ufficio legale dell’Associazione commercianti, che fornisce assistenza gratuita proprio per vicende come questa».

«Noi abbiamo dato al Comune tutta la nostra disponibilità a collaborare per migliorare il decoro e la vivibilità della città – dice ancora Zambelli – e ci stiamo impegnando al massimo su tutti i fronti. Le istituzioni siano essere più comprensive davanti a casi come questo».