Studenti e migranti insieme per valorizzare Varese città dello studio.
La sala Forzinetti di Varese, luogo storico e fondamentale per i giovani varesini, è stata imbiancata e sistemata grazie alla sinergia dei ragazzi dell’associazione Asvp e dei richiedenti asilo, gestiti dalla Fondazione Progetto Arca. I richiedenti asilo hanno aiutato i ragazzi dell’associazione studentesca, che gestisce l’aula studio, a sistemare il luogo dove quotidianamente centinaia di ragazzi di Varese studiano per preparare i loro esami universitari.
Non si tratta però del primo lavoro di pubblica utilità svolto dai richiedenti asilo: ad agosto infatti erano già stati impegnati anche in alcune scuole della città, dove hanno compiuto lavori che vanno dall’imbiancatura delle pareti a piccoli interventi di manutenzione.
Quest’ultimo importante risultato è stato presentato ieri mattina dagli assessori (Servizi sociali) e (Politiche giovanili), dai ragazzi dell’associazione Asvp e dai rappresentanti della Fondazione Progetto Arca.
Insieme a loro erano presenti le consigliere comunali e , con quest’ultima che ha avuto un ruolo di primo piano nel progetto. «Sono molto contenta che i lavori si siano potuti completare – ha detto Cocchiere – Il lavoro però andrà avanti per migliorare ulteriormente gli spazi della sala e del contesto in cui è inserita».
«Ringrazio tutti, l’associazione Asvp con cui c’è stata una grande sinergia, i giovani richiedenti asilo per i lavori svolti e la Fondazione Progetto Arca – ha detto Ciappina – Questo è un esempio di grande sinergia tra Comune e il privato sociale grazie al quale abbiamo dato dignità al lavoro dei ragazzi e migliorato un luogo tanto importante per gli studenti. Inoltre abbiamo innescato un dialogo e un confronto tra i richiedenti asilo e i giovani studenti che potrà essere molto costruttivo». Durante la mattinata alcuni ragazzi che hanno realizzato i lavori di pubblica utilità hanno raccontato la loro esperienza di vita e hanno ringraziato tutti per l’opportunità che gli è stata data che ha consentito di sentirsi utili nei confronti della città che li ha accolti.
«Grazie ai nostri ragazzi richiedenti asilo per il lavoro appassionato e competente che hanno reso alla città in tutto questo anno – ha detto , responsabile area migrazione di Fondazione Progetto Arca – E grazie al Comune e alla città stessa di Varese, sempre aperti al dialogo, al confronto e all’ascolto delle nostre proposte per rafforzare sempre di più l’integrazione. Integrazione significa sinergia e scambio di esperienze, significa riconoscere l’individualità di ognuno, fornendo la possibilità di valorizzare e migliorare ogni singola competenza».
Grande soddisfazione anche dal presidente dell’associazione Paolo Brusa. «I ragazzi sono stati eccezionali e il loro aiuto è stato fondamentale e prezioso – ha detto – Abbiamo sfruttato il periodo in cui l’aula era meno frequentata e ora dopo i lavori è decisamente più bella. In questi giorni si è creato anche un bellissimo rapporto tra noi e i richiedenti asilo. Per ora gli interventi si sono concentrati all’interno dell’aula ma presto intendiamo proporre anche progetti all’esterno perché questo luogo diventi una vera presenza positiva per la zona: creando un ponte tra le aree della città grazie alla sinergia con il Comune e l’Informagiovani».