Forze dell’ordine e operai per cancellare il Telos: l’intervento di ieri mattina di carabinieri, polizia di Stato, vigili urbani e una ditta edile inviata dalla proprietà ha reso inutilizzabile lo stabile di via Concordia 2 dove dallo scorso 13 settembre un gruppo di ragazzi saronnesi aveva organizzato un attivissimo centro sociale, il Territorio libero occupato saronnese (Telos).
È stato un vero e proprio blitz con uno massiccio spiegamento delle forze dell’ordine: cinque pattuglie e la stazione mobile della compagnia di Saronno guidate dal capitano Paolo Degrassi, i militari del reparto operativo del comando provinciale diretti dal maggiore Loris Baldassare con un battaglione dei carabinieri e due mezzi della questura di Varese hanno creato un cordone intorno a via Concordia con il supporto logistico della polizia locale di Saronno. All’interno dell’edificio non era presente nessuno dei ragazzi (che sono presenti soprattutto nel weekend) così le forze dell’ordine in tenuta antisommossa con scudi e caschi hanno presidiato l’intera zona mentre gli operai rendevano lo stabile completamente inagibile: sono state rimosse le tegole dal tetto, diversi buchi sono stati aperti nelle pareti interne e nelle solette mentre tutte le finestre sono state saldate dall’interno o murate. Ultimo intervento, ma forse quello di maggior impatto, è stata la completa verniciatura delle facciate esterne: uno strato di vernice grigia ha così cancellato i graffiti realizzati dai ragazzi di Telos negli ultimi mesi. Loro, i protagonisti dell’occupazione, non si sono fatti vedere: poco prima dell’operazione i carabinieri hanno condotto in caserma il portavoce del gruppo, denunciato per occupazione abusiva di stabile privato.
Mentre gli operai ultimavano gli interventi sigillando l’intera struttura, sul sito internet del Territorio libero occupato saronnese, i ragazzi hanno dichiarato la loro intenzione di non considerare chiusa questa realtà. «Questa mattina – si legge nel comunicato – un ingente spiegamento delle forze dell’ordine ha provveduto a sgomberare il nostro amato Telos. Superfluo dire che non ci arrendiamo e non ci arrenderemo». Una posizione che i giovani aveva già adottato all’indomani dei diversi tentativi della proprietà di bloccare gli accessi allo stabile, prima con pesanti blocchi di cemento posti davanti al cancello d’ingresso poi con l’eliminazione
del portone d’ingresso al capannone, e degli ultimi episodi di vandalismo. Lo scorso 8 gennaio, infatti, il centro sociale era stato vittima di un raid vandalico: qualcuno aveva distrutto tutto quanto si trovava all’interno dello stabile e danneggiando il tetto. Sabato 10 gennaio erano dovuti intervenire i vigili del fuoco per spegnere un incendio doloso che ha bruciato un paio di locali a piano terra. Proprio per continuare a difendere il proprio spazio autogestito i ragazzi hanno organizzato un presidio di protesta che si è tenuto ieri sera in piazza San Francesco davanti alla stazione ferroviaria.
Sara Giudici
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