16 agosto 1977: muore Elvis Presley

La fenomenologia di un mito è difficile da decodificare. Un codice assai segreto ma soprattutto imponderabile. Il mito sfugge; ma esiste. Sempre. È eterno. Eternato da e nel ricordo che si fa narrazione. Una sacralità profana e religiosa insieme che fa di Elvis Aaron Presley un mito.

Passano gli anni ma Elvis Presley no. 

Il mito del cantante è vivo, la sua fama non ha intenzione di passare. 

Lo dimostra le veglie che si tengono davanti alla sua casa a Memphis, in Tennessee, dove migliaia di fan si radunano per celebrare l’artisca scomparso 45 anni fa. 

La città dove Elvis, nato nel 1935, ha dato forma alla sua leggenda celebra ogni anno il ‘Re del rock’n’roll’  con la ‘Settimana di Elvis’. La veglia di ieri, nella tenuta di Graceland, ha visto la presenza della ex moglie, Priscilla, che ha aperto la processione a lume di candela, e della loro figlia Lisa Marie.

Simbolo dell’America del cambiamento Elvis Presley è morto a 42 anni, 16 agosto 1977, nel bagno di Graceland. 

La sua straordinaria carriera lo ha portato in cima a tutte le classifiche mondiali. Il primo successo nel 1954, un miliardo di dischi venduti e 3 Grammy Awards.

Un archetipo, tutto americano, del self made man, venuto da niente e diventato The King.