Terremoto 5.7 a largo di Pesaro, paura in mattinata. La disponibilità della Lombardia alle Marche nella telefonata tra Presidenti

Questa mattina alle 7.07 una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.7, è avvenuta al largo della costa marchigiana pesarese, precisamente a largo di Fano, ed è stata avvertita in tutta l’Italia centro-settentrionale. Fortunatamente non sembrano esserci danni a cose e persone, ma in via precauzionale le scuole sono state chiuse nei centri più interessati dall’attività sismica. Attivata l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale. L’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV parla di quella odierna come la scossa più forte dal 1930, quando nelle marche vi fu un terremoto di intensità 5.8 con epicentro a Senigallia, che costò la vita a decine di persone e provocò centinaia di feriti e danni ingenti alle città.

Lo sciame sismico si è protratto stamattina con scosse ulteriori di intensità compresa tra 1.7 e 4 gradi della scala richter. “Non risultano danni importanti a cose e a persone, ma c’è una ricognizione in corso e preferiamo dare i dati quando si sarà conclusa” ha dichiarato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ha parlato di più di 1000 chiamate al centralino delle emergenze 112 ma nessun caso grave di crolli o vittime è stato finora registrato. Bloccata per sicurezza fino alle ore 13 la circolazione sulle linee ferroviarie tra Marche ed Emilia Romagna interessate dal terremoto.

Il Presidente Attilio Fontana ha telefonato ad Acquaroliper esprimergli la vicinanza della Lombardia e comunicargli che siamo a disposizione per qualsiasi tipo di supporto qualora ve ne fosse bisogno.”