Andrea Agnelli in conferenza stampa rompe il muro di silenzio che durava dalle sue dimissioni

L'ex dirigente della squadra torinese ed epigono degli Agnelli ricorda come la sua scelta dimissionaria sia stata fatta nella direzione del bene della squadra, per la quale dice di essersi battuto al massimo in questi anni (nella foto, dal web, un momento della conferenza).

TORINO – In una conferenza stampa davanti all’assemblea degli azionisti della Juventus e a molti giornalisti, tenutasi ieri pomeriggio, martedì 27 dicembre, Andrea Agnelli, squarcia finalmente il velo di silenzio seguito alle dimissioni sue e del gruppo a capo della squadra dello scorso 29 novembre (Con le dimissioni di Andrea Agnelli si chiude una storica era in casa della Vecchia Signora; Chi è Gianluca Ferrero, il nuovo Presidente della Juventus).

Un’apologia, la sua. Motivazioni intuibili e forse non troppo richieste. L’ex AD della Juventus confessa in un passaggio come non sia stata una decisione facile quella di mollare la dirigenza della squadra torinese. “Mi sono sempre impegnato al massimo in questi anni”, dice – che non esita a definire “straordinari” – ma prosegue “tuttavia ho preso la decisione essendo del tutto convinto e in piena serenità”.

L’ultimo degli Agnelli di casa Juve polemizza poi con tutti coloro che in questo mese hanno avuto rilievi del caso da fare che l’ex dirigente juventino, erede della dinastia degli Agnelli, giudica “non giustificati”. E in questo chiama a sostegno suo e di tutto il gruppo dirigente i dati emersi “dall’approfondita analisi fatta da esperti indipendenti”.

Agnelli conclude infine motivando la scelta delle dimissioni in questo modo: “ho ritenuto di fare un passo indietro, affinché non si potesse pensare che le scelte potessero essere anche solo in parte condizionate dal mio personale coinvolgimento”.

L’amarezza dei tifosi della Juve tuttavia non si placa tanto facilmente… la dinastia Agnelli era da sempre garanzia di impegno, stile e qualità. Che ne sarà della nuova Juventus?