SARONNO I costanti interventi di disinfestazione e la campagna di ripopolamento dei pipistrelli non sono servite a molto, visto che in città le zanzare continuano a minare la quotidianità dei saronnesi. Nonostante l’estate sia finita da qualche giorno e le temperature si siano abbassate la città degli amaretti continua ad essere messa “a ferro e fuoco” dalle zanzare. Sono diversi i punti della città in cui i residenti lamentano
una vera e propria invasione come spiega Giancarlo Ronda, uno dei portavoce dell’associazione l’Aquilone che cura l’area verde in via Petrarca: «Ormai il parco è praticamente deserto: le mamme e i bimbi non scendono nemmeno nel tardo pomeriggio perché appena si entra nel verde si viene letteralmente assaliti. Io stesso se devo fare qualche piccolo intervento di manutenzione devo primo cospargermi di repellente per riuscire a restare nell’erba».
Situazione analoga anche alla Cassina Ferrara soprattutto sul confine con il parco Lura: «È una lotta continua e senza tregua – spiega la 41enne Giulia Rugamonti – quest’anno ho messo le zanzariere in tutta la casa ma non è servito a molto. Quando ci sono gli interventi di disinfestazione la situazione migliora per qualche giorno ma subito dopo tornano alla carica». Fin dai primi di giugno l’amministrazione ha realizzato degli interventi mirati per ridurre la presenza dei fastidiosi insetti. Le operazioni di dezanzarizzazione vengono realizzate con cadenza regolare, ogni 15 giorni, quartiere per quartiere, inoltre l’ufficio verde ha aggiunto anche una serie di iniziative pensate per i punti più sensibili dalle sponde del torrente alle case situate nei pressi del parco Lura e dell’agro saronnese senza dimenticare le aree verdi e gli istituti scolastici. Prima della ripresa delle lezioni, infatti, tutti i cortili e i giardini delle scuole sono stati completamente ripuliti per garantire ai bambini una maggior vivibilità del verde. Sforzi che sembrano comunque vani visto che nonostante l’autunno sia ormai alle porte i fastidiosi insetti non sembrano voler lasciare la città degli amaretti. Nemmeno il ritorno dei pipistrelli, promosso da una campagna dell’amministrazione comunale che due anni fa ha posizionato una serie di box ad hoc per invitare i chirotteri a mettere su casa in città, è servita a ridurre il problema. Pur mangiando migliaia di zanzare ogni notte persino i pipistrelli, loro predatori naturali, sono impotenti a fronte della massiccia presenza di zanzare che non risparmia neppure il giardino l’ospedale cittadino. Ieri notte in città è stato realizzato un nuovo intervento di dezanzarizzazione mentre gli addetti ai lavori rinnovano ai cittadini l’invito a evitare di lasciare in terrazzi, giardini e balconi acqua stagnante che si trasforma in un habitat naturale per le zanzare.
Sara Giudici
f.tonghini
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