COMO – Continuano senza sosta le operazioni di ricerca per trovare il turista olandese di 30 anni scomparso nelle montagne sopra il lago di Como, nella zona di Livo. Il giovane era in escursione quando, la sera del 29 aprile, ha perso il contatto con il gruppo di cui faceva parte, non facendo più ritorno come previsto. La mancanza di informazioni precise sul suo itinerario ha reso la zona di ricerca molto estesa e difficile da esplorare.
Immediatamente dopo l’allarme, è stato attivato un vasto dispositivo di soccorso che vede coinvolti numerosi operatori. I vigili del fuoco, con le loro unità specializzate, tra cui i gruppi SAF (Speleo Alpino Fluviali) e TAS (Topografia Applicata al Soccorso), insieme agli aerosoccorritori del Reparto Volo Lombardia, hanno dato il via alle operazioni. Al loro fianco, anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Carabinieri Forestali, la Protezione Civile e i Volontari del Soccorso Alpino.
Le condizioni del terreno, caratterizzato da creste innevate, pareti rocciose e forre, stanno complicando notevolmente le operazioni, rendendo difficile l’accesso alle aree più impervie. I soccorritori, comunque, non si sono fermati: nella giornata di ieri, più di 80 persone hanno lavorato incessantemente per localizzare il disperso, con l’impiego anche di droni, unità cinofile e due elicotteri.
Le ricerche sono state interrotte al calar della notte, ma sono riprese con l’arrivo dell’alba, con la speranza che, grazie alla luce del giorno, si possano compiere nuovi avanzamenti nel tentativo di ritrovare il giovane olandese scomparso.