È stato presentato oggi a Milano, durante il collegio di vigilanza dell’accordo di programma, il progetto definitivo per la riqualificazione dell’ex cinema Politeama di Varese. Il nuovo teatro, che sorgerà nel cuore della città, potrà contare su oltre 830 posti tra platea e galleria, un moderno foyer, la buca per l’orchestra e spazi per ristorazione e servizi. Un progetto di rilancio culturale ambizioso, reso possibile soprattutto grazie al forte impegno economico e politico di Regione Lombardia.
Il governatore Attilio Fontana, varesino ed ex sindaco della città, ha fortemente voluto sostenere questo intervento e ha garantito che gran parte dell’investimento necessario arriverà proprio dalla Regione. «Si tratta di un concreto impegno per recuperare spazi urbani e restituirli alla vita sociale e culturale – ha spiegato –. Regione Lombardia promuove progetti che valorizzano i territori, e Varese merita un’infrastruttura all’altezza delle sue potenzialità. Questo teatro potrà diventare un punto di riferimento a livello regionale».

Insieme a Fontana erano presenti anche il sindaco di Varese Davide Galimberti, gli assessori comunali Enzo Laforgia (Cultura) e Andrea Civati (Territorio), il presidente della Provincia Marco Magrini, il consigliere provinciale Matteo Marchesi, il rettore dell’Università dell’Insubria Maria Pierro e il dirigente comunale Gianluca Gardelli.
Galimberti ha parlato di «passaggio decisivo» verso l’inizio dei lavori, sottolineando l’importanza della riqualificazione dell’ex Politeama in connessione con il nuovo spazio culturale previsto nella ex Caserma di piazza Repubblica. Ma è stato chiaro a tutti che senza l’intervento della Regione il progetto non avrebbe potuto vedere la luce.
Anche il presidente della Provincia, Marco Magrini, ha ribadito la rilevanza strategica dell’intervento, soprattutto in vista della candidatura di Varese a Capitale italiana della Cultura 2030. Il rettore dell’Insubria, Maria Pierro, ha infine auspicato una sinergia tra teatro, città e università, con attività culturali condivise anche in piazza XX Settembre.
Il nuovo teatro rappresenta dunque un traguardo possibile grazie alla spinta di Regione Lombardia, che ha messo in campo risorse, competenze e volontà politica per trasformare un luogo abbandonato da anni in un polo culturale vivo, moderno e proiettato al futuro.