Inseguimento dalla Svizzera, ecco come è stata fermata a Lavena Ponte Tresa la donna in fuga

Tre pattuglie della polizia elvetica hanno oltrepassato il confine per bloccare una cittadina svizzera. La donna è stata poi trasferita in patria per un TSO.

LAVENA PONTE TRESA – Un movimentato inseguimento partito dal Canton Ticino si è concluso mercoledì sera in territorio italiano, a Lavena Ponte Tresa, dove una cittadina svizzera è stata fermata da tre pattuglie della polizia elvetica dopo aver superato il confine.

La donna, alla guida di una Toyota Aygo con targa ticinese, era in fuga dalla zona del Luganese, inseguita da due pattuglie di una polizia locale ticinese e da una della polizia cantonale.

Raggiunta la dogana di Ponte Tresa, la donna è riuscita a varcare il confine, seguita dalle pattuglie svizzere. Durante l’inseguimento in via Luino, una delle auto di servizio elvetiche è rimasta coinvolta in un lieve incidente stradale e si è dovuta fermare. Le altre due hanno invece proseguito, riuscendo a bloccare il veicolo fuggitivo circa 850 metri oltre la dogana con una manovra a tenaglia.

La donna, una volta immobilizzata e ammanettata, è stata riaccompagnata in Svizzera, dove è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio.

L’operazione si è svolta nel rispetto degli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera, che permettono il proseguimento degli inseguimenti oltreconfine in determinati casi. Sono inoltre attivi da tempo pattugliamenti misti fra forze dell’ordine dei due Paesi.

Sul posto sono poi giunti anche i Carabinieri e la Polizia di Stato italiana, mentre il sinistro stradale, fortunatamente senza feriti, è stato rilevato dalla Polizia Stradale di Luino.