Luci e ombre nei laghi lombardi: 15 punti fuori legge secondo Goletta dei Laghi 2025

Leggero miglioramento rispetto al 2024, ma preoccupante peggioramento rispetto al 2023. Legambiente: servono investimenti strutturali nella depurazione.

Acque sotto osservazione: la fotografia di Legambiente sui laghi lombardi nel 2025

Il monitoraggio annuale della storica campagna Goletta dei Laghi di Legambiente, giunta al suo ventesimo anno, ha restituito nel 2025 un quadro ancora allarmante per la salute delle acque dei cinque principali laghi lombardi – Sebino, Benaco (sponda lombarda), Lario, Ceresio e Verbano. Su 32 punti analizzati, ben 15 sono risultati fortemente inquinati, 2 inquinati e soltanto 15 entro i limiti di legge.

Il dato, seppur leggermente migliore rispetto al 2024 (quando le intense piogge resero più critica la situazione), rappresenta un deciso passo indietro rispetto al 2023, anno in cui la siccità aveva probabilmente ridotto l’apporto di agenti inquinanti, facendo registrare valori più conformi alla normativa.

Ceresio: segnali positivi, ma non uniformi

Nel lago Ceresio i risultati indicano un trend in miglioramento. Su quattro punti analizzati, tre rientrano nei limiti di legge: si tratta delle foci del fiume Telo di Osteno, del fiume Rezzo e del torrente Vallone (quest’ultimo fortemente inquinato nel 2024). Fa eccezione la foce del rio Bolletta a Porto Ceresio, tornata ad essere fuori norma dopo due anni positivi.

Verbano: criticità storiche e conferme negative

Sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, su sei punti monitorati, tre sono risultati regolari: tra questi lo scarico di piazza Garibaldi a Luino. Tuttavia, due sono risultati “inquinati” (tra cui la foce del Tresa, finora sempre nella norma) e uno – la foce del rio Boesio – è stato classificato “fortemente inquinato”, confermando una lunga storia di criticità ambientale.

Come si svolge il monitoraggio

I campioni, raccolti tra il 10 e il 19 giugno da tecnici e volontari di Legambiente, sono stati prelevati in contenitori sterili e analizzati entro 24 ore. I parametri indagati – Enterococchi intestinali ed Escherichia coli – sono quelli previsti dal decreto legislativo 116/2008 per le acque di balneazione. I punti scelti per il monitoraggio non sono casuali, ma selezionati in base al rischio di contaminazione e alle segnalazioni dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.

Inquinamento strutturale, non episodico

«In questi vent’anni – spiega Emilio Bianco, portavoce della Goletta dei Laghi – abbiamo potuto seguire da vicino l’evoluzione della qualità dell’acqua nei principali laghi lombardi. In alcune aree, le criticità sono persistenti e non attribuibili a episodi isolati, ma a problemi strutturali legati a scarichi e depurazione insufficiente».

Depurazione e governance integrata: le priorità

Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, sottolinea l’urgenza di interventi: «Occorrono politiche coordinate per tutelare salute e ambiente. I nostri laghi non sono solo risorse naturali: rappresentano benessere economico e strumenti per affrontare la crisi climatica. È fondamentale investire in depurazione e gestione integrata delle acque, coinvolgendo tutte le amministrazioni locali».

Un bilancio in chiaroscuro

Nonostante alcuni segnali incoraggianti, il bilancio complessivo resta problematico: troppi punti restano ancora fuori dai limiti, e alcune zone mostrano un peggioramento netto rispetto al passato. La fotografia scattata da Goletta dei Laghi è un richiamo alla responsabilità condivisa e alla necessità di un cambiamento strutturale nelle politiche ambientali e infrastrutturali per il futuro dei laghi lombardi.