Il problema dei taxi abusivi all’aeroporto di Malpensa non è una novità, ma un’emergenza ignorata per anni. A denunciarlo è Francesca Caruso, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Varese e presidente del circolo gallaratese del partito, che interviene con fermezza dopo gli ultimi episodi di tensione registrati presso il Terminal 2 dello scalo varesino.
«Il fenomeno dell’abusivismo nei pressi dell’aeroporto è noto da tempo», afferma Caruso in una nota. «Ma per troppo tempo è stato ignorato, minimizzato, o peggio ancora, tollerato. Fratelli d’Italia lo denuncia da sempre e continuerà a farlo finché non si metterà fine a questa situazione vergognosa».
L’esponente di FdI ricorda come già durante la sua esperienza da assessore alla Sicurezza del Comune di Gallarate avesse promosso interventi per contrastare questo fenomeno. Oggi torna a lanciare l’allarme dopo che, secondo quanto riportato da fonti locali, alcuni turisti georgiani provenienti da Tbilisi sarebbero stati accerchiati da conducenti abusivi nelle scorse notti, con successivi scontri tra tassisti regolari e irregolari che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.
«È inaccettabile – prosegue Caruso – che un’infrastruttura strategica come Malpensa venga lasciata in balia dell’illegalità. L’abusivismo danneggia chi lavora onestamente, inganna i viaggiatori e mina la credibilità del territorio. Chi chiude gli occhi davanti a tutto questo si rende complice».
La critica si estende anche a chi, secondo Caruso, ha preferito non intervenire per anni per calcoli politici o per un malinteso senso di accoglienza: «È il frutto di un atteggiamento ipocrita, fatto di silenzi e buonismo ideologico. Zone franche tollerate in nome di un’integrazione rimasta solo sulla carta».
Fratelli d’Italia, conclude la nota, chiede un cambio di passo immediato: «Servono controlli sistematici, sanzioni esemplari e un impegno congiunto tra enti locali e governo nazionale. Chi tace o tergiversa oggi si assume una responsabilità politica grave. Noi no. Noi stiamo dalla parte della legalità, del lavoro onesto e della dignità dei cittadini».