Stalking a Varese: 63enne rinviato a giudizio per persecuzioni a ex compagna e nuovo partner

Oltre 500 messaggi minatori e offensivi inviati in pochi giorni. Processo fissato a settembre dopo la denuncia delle vittime.

A Varese, un uomo di 63 anni è stato rinviato a giudizio con l’accusa di stalking. Difeso dall’avvocato Oskar Canzoneri, l’imputato dovrà comparire in tribunale a partire dalla metà di settembre per rispondere delle pesanti accuse mosse nei suoi confronti.

I fatti risalgono a maggio 2024 e vedono come protagoniste tre persone, che saranno parti offese nel processo: la sua ex compagna, il nuovo compagno di lei e il vicepresidente di un’associazione di volontariato presieduta dalla donna.

Messaggi ossessivi e minacce anche all’associazione

La vicenda inizia con la fine della relazione tra il 63enne e la donna. Non accettando la separazione, l’uomo avrebbe iniziato a inviare una serie massiccia di messaggi WhatsApp, oltre 500 in pochi giorni, rivolti non solo all’ex compagna ma anche al suo nuovo partner.

Non si è fermato nemmeno davanti all’associazione di volontariato di cui la donna è presidente, estendendo le azioni persecutorie anche al vicepresidente, una figura estranea alla questione sentimentale.

Denuncia e procedimento penale

La lunga escalation di insulti, minacce e molestie ha portato le vittime a denunciare formalmente l’uomo. Le prove raccolte, compresi i numerosi messaggi, hanno convinto il Gup del Tribunale di Varese a disporre il rinvio a giudizio, per fare piena luce sulla vicenda in un processo pubblico.

L’udienza preliminare è fissata per la prossima metà di settembre, quando il 63enne si troverà davanti al giudice per rispondere delle accuse di stalking.