BUSTO ARSIZIO – Il calcio non è solo un gioco. È passione, appartenenza, memoria condivisa. È amicizia, fratellanza, comunità. Tutti valori che sabato 5 luglio sono stati al centro della “Festa Ultras Biancoblù” andata in scena allo stadio “Carlo Speroni” di Busto Arsizio, in un evento che ha saputo unire tifo e cuore in un’unica voce.
Alle ore 19, il momento più toccante: la scopertura della targa in memoria di Raffaele Carlomagno, il tifoso della Pro Patria tragicamente scomparso in seguito alla caduta nel fossato della curva ospiti dello stadio di Novara. Un momento intenso e collettivo, vissuto da tutta la famiglia biancoblù e da tanti altri tifosi arrivati da ogni parte d’Italia – delegazioni da Trento, Trieste, Sassari, Salerno e Fermo – per stringersi nel ricordo di Raffaele.
Davanti al murales che da ora in poi custodirà il messaggio “Raffa sempre con noi”, gli ultras hanno mostrato tutta la forza del loro impegno. Un’opera realizzata con fatica e dedizione, pennello, malta e cazzuola, per lasciare un segno indelebile: non solo sul muro dello Speroni, ma nella storia della curva.
L’omaggio a Raffaele non è stato solo commemorativo, ma ha rappresentato un manifesto del tifo vero, quello che resiste al tempo e si trasmette. «Essere tifosi della Pro – ha ricordato l’avvocato Rosanna Zema, in rappresentanza della nuova proprietà – è qualcosa che si tramanda, è un privilegio e un onore», ha detto, sottolineando l’anima storica e popolare del club biancoblù.
Per chi non conosce l’anima profonda di questa squadra e della sua gente, basta varcare la curva di via Ca’ Bianca: lì si respira molto più di sport. Si respira un’idea di comunità che resiste al tempo, un amore che dal 1919 non ha mai smesso di battere.