Una domenica da dimenticare per l’Alto Varesotto, colpito da un’intensa ondata di maltempo che ha provocato disagi e danni in numerosi Comuni del territorio. Come annunciato dalla Protezione Civile con un’allerta arancione per temporali forti e gialla per rischio idrogeologico, tra il primo pomeriggio e la sera del 6 luglio il Varesotto è stato investito da violente raffiche di vento, piogge torrenziali e grandinate.
Le prime manifestazioni del peggioramento si sono registrate poco prima delle 15, con epicentro nella zona del Verbano: a Leggiuno e Laveno sono caduti chicchi di grandine, mentre un calo improvviso delle temperature – fino a 15 gradi in meno – ha coinvolto l’intera provincia.
A Varese città, forti raffiche hanno provocato la caduta di alberi in più quartieri: via Marzorati, via Manin e via Crispi a Masnago sono stati tra i punti più colpiti. Gravi problemi anche sulla statale per Gavirate, rimasta bloccata nei pressi della ex Whirlpool a Comerio, dove un grosso tronco è caduto da una proprietà privata.
Numerosi i danni anche a Porto Ceresio, tra i centri più colpiti: il Rio Ponticelli è esondato, allagando strade e cantine. Il sindaco Marco Prestifilippo ha partecipato personalmente alle operazioni di contenimento dei danni, mentre i vigili del fuoco e i volontari sono intervenuti per riportare la situazione sotto controllo. Disagi si sono registrati anche lungo la statale 344 e sulla rete ferroviaria, temporaneamente interrotta in alcuni tratti.
A Lavena Ponte Tresa, la protezione civile ha operato sul lungolago alla Broa per rimuovere un grosso ramo caduto. A riferirlo è stato il sindaco Massimo Mastromarino, che ha aggiornato la cittadinanza tramite i canali ufficiali. Intensa l’attività anche nei vicini Comuni di Besano, Bisuschio e Porto Ceresio, dove sono state attivate sette squadre del Corpo Volontari di Protezione Civile – Nucleo Mobile di Pronto Intervento.
Nel frattempo, a Comerio, la giunta comunale – sindaco, vicesindaco e assessori – è intervenuta per regolare il traffico dopo la caduta di un albero sulla SS394. Situazioni critiche anche a Cuasso al Monte, Induno Olona, Gavirate, Besozzo, Ispra e Viggiù, dove vento e pioggia hanno abbattuto rami e alberi. Nella zona della Bevera, un’altra pianta caduta ha richiesto l’intervento urgente di tecnici e forze dell’ordine.
Secondo quanto comunicato dal comando provinciale dei vigili del fuoco, nella sola serata di domenica si contavano oltre 50 interventi in corso e almeno altrettanti in attesa, con operazioni incentrate su allagamenti, tetti danneggiati, alberi pericolanti e infiltrazioni. Le squadre hanno lavorato per tutta la notte e resteranno operative anche oggi, lunedì 7 luglio, per la messa in sicurezza delle zone colpite.
La violenza del nubifragio ha messo ancora una volta in evidenza la fragilità del territorio prealpino di fronte agli eventi climatici estremi e l’importanza di un coordinamento efficace tra enti, tecnici e volontari. Le immagini documentano l’estensione dei danni, mentre i meteorologi prevedono condizioni ancora instabili per oggi, con un ritorno alla normalità solo nella prossima settimana.