Estorsione a Como: arrestato 23enne in via Garibaldi, identificati i complici

Il giovane, con numerosi precedenti, ha costretto un ragazzo a prelevare 520 euro. La polizia lo ha fermato in flagranza nella notte tra sabato e domenica.

Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 luglio, la Polizia di Stato di Como ha arrestato per estorsione in concorso un 23enne italiano di origini nordafricane, residente in via Anzani e già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a reati contro il patrimonio, la persona e per vicende di droga.

L’arresto è scattato grazie alla pronta denuncia di un giovane di 20 anni, fermatosi intorno alle 22:30 nei pressi di piazza Volta per chiedere aiuto a una volante impegnata nei controlli della movida. Il ragazzo, visibilmente scosso, ha raccontato agli agenti di essere stato appena intimidito e costretto da tre individui a effettuare due prelievi bancomat per un totale di 520 euro, somma poi consegnata ai malviventi.

Dalla ricostruzione dei fatti, la vittima – residente in città – avrebbe incontrato i tre aggressori poco prima nei pressi di piazza San Rocco. I soggetti, già conosciuti dal giovane per precedenti episodi di violenza, lo avrebbero obbligato a caricarli sulla propria auto con la scusa di essere in difficoltà economiche, per poi indirizzarlo al bancomat del proprio istituto di credito in piazza Cavour. Lì, sotto minaccia implicita, il ragazzo avrebbe effettuato due prelievi separati, consegnando infine i contanti.

La segnalazione immediata ha permesso agli agenti di diffondere le descrizioni dei tre sospettati a tutte le volanti in servizio. Poco dopo, una pattuglia ha intercettato il gruppo in via Garibaldi. Alla vista della polizia, i tre sono fuggiti in direzioni diverse, ma uno di loro – il 23enne – è stato bloccato e trovato in possesso di parte del denaro estorto.

Portato in Questura, il giovane è stato formalmente arrestato per concorso in estorsione, su disposizione del Pubblico Ministero, e trasferito alla Casa Circondariale di Como. Nel frattempo, la posizione dei due presunti complici – già identificati e coetanei dell’arrestato – è al vaglio degli inquirenti per l’attribuzione delle rispettive responsabilità.

La Questura di Como, già da tempo attiva sul monitoraggio degli ambienti tra via Anzani e il centro cittadino, ha confermato che i tre rientrano tra i soggetti attenzionati e colpiti da misure di prevenzione emesse dal Questore Marco Calì. Le indagini proseguono, con l’obiettivo di chiarire l’intera dinamica dell’estorsione e procedere nei confronti degli altri due complici.