Sinner ai quarti di Wimbledon, ma l’infortunio al gomito preoccupa: “Tutto dipenderà da come mi sveglio”

Il numero uno del mondo si qualifica dopo il ritiro di Dimitrov, ma una caduta nel primo game mette a rischio la sua corsa. Risonanza decisiva per capire se potrà continuare.

Jannik Sinner è nei quarti di finale di Wimbledon 2025, ma la sua corsa potrebbe arrestarsi qui. Il tennista altoatesino ha ottenuto il pass per il turno successivo dopo il ritiro di Grigor Dimitrov, ma l’attenzione è ora tutta rivolta alle sue condizioni fisiche: un infortunio al gomito destro, accusato dopo una rovinosa caduta nel primo game, lo ha costretto a giocare in sofferenza per tutta la durata del match.

«C’è un po’ di preoccupazione – ha ammesso – dipenderà tutto da come reagisco domattina». La botta al gomito ha causato dolore soprattutto nei movimenti di servizio e nei colpi di dritto, tanto da rendere necessario un medical timeout durante il secondo set.

Nonostante il trattamento, Sinner ha faticato a contenere il tennis aggressivo di Dimitrov, che ha vinto i primi due parziali. Poi, il colpo di scena: sul 2-2 del terzo set, è stato proprio il bulgaro a ritirarsi per un infortunio muscolare al petto, lasciando il campo in lacrime.

«È stato molto sfortunato, gli auguro il meglio» ha commentato l’azzurro, che però non ha nascosto la propria ansia per l’evoluzione dell’infortunio.

La situazione è complicata anche dall’assenza del fisioterapista personale Ulises Badio e del preparatore atletico Marco Panichi, allontanati poco prima del torneo per motivi interni legati – secondo indiscrezioni – a quanto accaduto durante il Roland Garros.

Sinner minimizza: «Qui ci sono ottimi fisioterapisti ATP e un dottore molto competente. Domani faremo una risonanza magnetica per capire se c’è qualcosa di serio e poi valuteremo. L’obiettivo è essere pronto per mercoledì».

Il prossimo avversario sarebbe lo statunitense Ben Shelton, ma tutto dipenderà da un esame e da come Sinner si sveglierà. A Wimbledon, per il numero uno al mondo, la partita più importante potrebbe non giocarsi in campo.