Neri Marcorè incanta il Sacro Monte ricordando Gaber tra musica, pensiero e ironia

Nel secondo appuntamento del festival Tra Sacro e Sacro Monte, l’artista ha omaggiato Giorgio Gaber con parole e canzoni. Posti esauriti e pubblico coinvolto, nonostante il freddo fuori stagione.

Una serata dal clima inaspettatamente rigido, dopo giornate di afa, ha fatto da cornice al secondo appuntamento del festival Tra Sacro e Sacro Monte, che ha registrato il tutto esaurito per l’arrivo di Neri Marcorè, ospite del direttore artistico Andrea Chiodi. L’attore e musicista ha dedicato l’intera serata a Giorgio Gaber, omaggiandolo con parole, ricordi e canzoni.

Assente per un lieve malessere il giornalista Massimo Bernardini, al suo posto è salito sul sagrato della cappella Paolo Del Bon, presidente della Fondazione Gaber. Con Marcorè ha dialogato a lungo, ripercorrendo la carriera del cantautore milanese, la sua visione della religione, il suo impegno civile, il rifiuto della televisione, e quel bisogno irrinunciabile di contatto diretto col pubblico.

A rendere più dinamica la serata sono stati gli intermezzi musicali, che hanno spaziato da Gaber a De Gregori, Guccini, Endrigo, fino a una parodia finale sorprendente sulle note di “Soldi” di Mahmood, riletta con lo stile di Branduardi, Concato e persino i Pink Floyd. Non sono mancati brani originali, come “La canzone dei luoghi comuni”, né incursioni teatrali, come il monologo “La paura”.

Per oltre due ore Marcorè ha alternato parole e musica, battendo il freddo con calore umano e ironia, fino a coinvolgere il pubblico nei brani più celebri di Gaber, da “Shampoo” a “La libertà”, che ha chiuso la serata con la sua celebre definizione: libertà è partecipazione.

📅 Prossimo appuntamento:
Giovedì 10 luglio con Galatea Ranzi in In nome della madre di Erri De Luca.

🔗 Info e programma completo su: trasacroesacromonte.it