Varese, tra ambizioni e radici: “Puntiamo in alto, ma vogliamo restare a giocare qui”

Conferenza di inizio stagione per il Varese Football Club: obiettivi sportivi ambiziosi, ma con un occhio al futuro dello stadio e alla permanenza in città. Amirante lascia il CdA.

Un Varese ambizioso, ma con i piedi ben piantati a terra. È questo il messaggio emerso dalla conferenza stampa di inizio stagione del Varese Football Club, che ha tracciato una linea chiara sulle aspirazioni sportive e sui progetti strutturali del club biancorosso.

«Vogliamo puntare in alto», hanno dichiarato i dirigenti, lasciando intendere che l’obiettivo sul campo è competitivo. Ma subito dopo è arrivata la precisazione: nessuna fretta di salire di categoria, soprattutto se questo dovesse comportare il rischio di trasferirsi fuori città per giocare le partite casalinghe. Una chiara allusione al caso del Bra, che dopo la promozione è stato costretto a traslocare a Sestri Levante.

Il presidente Paolo Girardi ha quindi confermato che anche nella prossima stagione il Varese giocherà allo stadio Franco Ossola, mentre il progetto per un nuovo impianto “va avanti” ma con tempistiche ancora lunghe e incerte. «Non vogliamo salire tanto per salire – ha sottolineato – vogliamo restarci, e farlo a Varese».

Poi la notizia forse più significativa sul piano societario: Stefano Amirante lascia il Consiglio d’amministrazione. Figura chiave nella fase di rinascita del club, l’avvocato Amirante era uno dei riferimenti della nuova dirigenza. A dare l’annuncio, insieme a Girardi, è stato Antonio Rosati. Le ragioni dell’addio non sono state approfondite, ma la sensazione è che si tratti di una perdita non secondaria.

Nel frattempo, si attende l’annuncio dei primi acquisti, che potrebbe chiarire ulteriormente le reali ambizioni tecniche della squadra. Ma per ora il Varese sembra determinato a costruire con equilibrio, senza farsi travolgere dall’ansia di risultati immediati.