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Sinner-Djokovic: sfida leggendaria nella semifinale di Wimbledon

L’azzurro, numero uno del mondo, insegue la sua prima finale sull’erba inglese. Il serbo a caccia dell’ottavo titolo per raggiungere Federer e firmare il 25° Slam della carriera.

C’è un filo che lega il presente e il futuro del tennis mondiale, e passa ancora una volta per Wimbledon. Venerdì 12 luglio, sul Centrale dell’All England Club, andrà in scena la semifinale più attesa: Jannik Sinner contro Novak Djokovic. Dieci precedenti, cinque negli Slam, tre a Wimbledon. Ma oggi è tutta un’altra storia.

Il 22enne altoatesino torna sull’erba londinese da numero uno del mondo, il più giovane dai tempi di Rafael Nadal nel 2009 a disputare quattro semifinali Slam consecutive. Un traguardo che testimonia la sua crescita verticale e la maturità raggiunta in campo. Dall’altra parte della rete, il 38enne Djokovic continua a scrivere capitoli di longevità sportiva: è solo il secondo tennista over 38 a raggiungere la semifinale a Wimbledon dopo Ken Rosewall, nel 1974.

Un classico in versione moderna

Djokovic e Sinner si conoscono bene, e ogni sfida tra loro è diventata un appuntamento di cartello. L’ultimo incrocio risale alla semifinale del Roland Garros, con vittoria netta di Sinner. Ma a Wimbledon, nei due confronti finora andati in scena, è stato sempre il serbo a imporsi: nel 2022 in rimonta dopo due set di svantaggio e nel 2023 con maggiore autorità. In totale, Sinner conduce 5-4 nei precedenti, con quattro vittorie negli ultimi quattro scontri diretti: Coppa Davis, Australian Open, finale del Masters 1000 di Shanghai e appunto Parigi.

Il duello tra costanza e ambizione

La semifinale si presenta come lo scontro tra due uomini simbolo della regolarità. Sinner, da gennaio 2024, ha raggiunto almeno i quarti in ogni torneo disputato (eccezion fatta per Halle) e si presenta a Londra forte di tre finali Slam consecutive, con un titolo agli Australian Open. Djokovic, pur acciaccato e reduce da un’operazione al ginocchio, continua a sfidare il tempo: 25 finali Slam in carriera, 24 titoli, sette volte re di Wimbledon. Un’eventuale vittoria sabato lo porterebbe a eguagliare Roger Federer nel numero di trionfi sull’erba londinese.

“Mi ispiro a Novak”

C’è anche il rispetto reciproco a rendere questa rivalità così affascinante. Sinner non ha mai nascosto di guardare a Djokovic come modello: «È la persona a cui mi ispiro di più – ha raccontato –. Mi ha dato consigli preziosi e ci sono molte somiglianze nel nostro modo di giocare». Il serbo, dal canto suo, ha più volte riconosciuto la grandezza del suo giovane avversario e l’incredibile solidità mentale mostrata nell’ultimo anno.

Obiettivi diversi, stessa fame

Per Sinner, la semifinale rappresenta un’occasione storica: nessun italiano ha mai vinto Wimbledon in campo maschile. Raggiungere la finale significherebbe eguagliare Matteo Berrettini (2021) e seguire le orme di Jasmine Paolini, finalista quest’anno nel tabellone femminile. Per Djokovic, è invece la possibilità di continuare a scrivere la storia: raggiungere quota 25 Slam e un nuovo record di otto titoli a Wimbledon.

La posta in gioco è altissima. Ma più ancora del traguardo finale, è la qualità del cammino a catturare l’attenzione del pubblico. Perché quando Sinner e Djokovic si affrontano, lo spettacolo è garantito.