Riapre la strada tra Laveno e Cittiglio: da oggi si passa nel nuovo tunnel ferroviario

Dopo mesi di lavori, torna percorribile la SP394dir con un tratto completamente rinnovato che attraversa in sotterranea i binari della linea Luino-Gallarate. L’opera, parte del progetto AlpTransit, migliora la viabilità tra Valcuvia e Lago Maggiore. Resta chiuso al traffico il passaggio a livello di via Garibaldi, ancora senza un futuro certo.

Dopo cinque mesi di attesa, da oggi – lunedì 14 luglio – torna percorribile il collegamento stradale tra Laveno Mombello e Cittiglio. Alle ore 17 saranno infatti rimossi i blocchi di cantiere e i primi veicoli potranno transitare lungo il nuovo tratto della Strada Provinciale 394dir, chiuso da febbraio per i lavori legati al progetto AlpTransit.

L’intervento più significativo è rappresentato dal nuovo tunnel sotterraneo che attraversa i binari della linea ferroviaria Luino-Gallarate, sostituendo in via definitiva il passaggio a livello di via Varese. Un’opera attesa e strategica, che migliora in modo sostanziale la viabilità per residenti, pendolari e turisti diretti verso la Valcuvia e il Lago Maggiore.

Il nuovo tracciato è lungo 420 metri e sarà regolato da una specifica ordinanza provinciale: limite di velocità fissato a 50 km/h, divieto di sorpasso e di fermata. Inoltre, per chi arriva da Cittiglio, vige l’obbligo di dare la precedenza ai veicoli già presenti nella rotatoria tra via Ceretti e viale Garibaldi, punto d’ingresso al centro di Laveno.

Il cantiere, però, non si chiude del tutto. Nei prossimi mesi proseguiranno i lavori secondari, tra cui la realizzazione del marciapiede pedonale, la posa della segnaletica orizzontale e la costruzione della rampa che collegherà direttamente il tunnel con via Varese. Fino al completamento, i residenti nel tratto compreso tra il cimitero e via Labiena dovranno ancora utilizzare il percorso alternativo lungo il lungolago.

Resta invece chiuso al traffico automobilistico il vecchio passaggio a livello di via Garibaldi, ora interdetto da barriere in cemento. È tuttora accessibile solo a pedoni, biciclette e motocicli, compatibilmente con il transito dei treni. Sul futuro di questo storico attraversamento non è ancora stata presa una decisione definitiva: il Comune spinge per una riapertura almeno a senso unico, mentre la Provincia frena, ricordando che tale soluzione non è prevista nell’accordo firmato nel 2018.