Microsoft ha rilasciato una nuova versione di anteprima di Windows 11 che introduce una funzione inedita e potenzialmente rivoluzionaria per la gestione dei malfunzionamenti più gravi: Quick Machine Recovery, un sistema in grado di “riparare” automaticamente il PC se non riesce ad avviarsi.
Secondo quanto riportato dal sito specializzato Techspot, lo sviluppo di questa funzione è stato accelerato dopo il caso Crowdstrike, verificatosi nel luglio scorso. Un aggiornamento difettoso del noto software di sicurezza ha causato l’arresto anomalo di circa 8,5 milioni di computer con sistema operativo Windows, costringendo le aziende a riparazioni lente e dispendiose, effettuate manualmente su ogni singolo dispositivo.
Con Quick Machine Recovery, Windows 11 entra automaticamente in un ambiente di ripristino dedicato — chiamato WinRe — se rileva ripetuti fallimenti all’avvio. Da lì, il sistema stabilisce una connessione a Internet per comunicare con i server Microsoft e scaricare eventuali patch, configurazioni o strumenti necessari alla risoluzione del problema, applicandoli in modo del tutto automatico.
La novità si basa su tecnologie già esistenti, ma introduce un elemento innovativo: la correzione tramite cloud e senza intervento umano, anche quando il sistema operativo non si avvia normalmente.
Microsoft non ha ancora indicato una data ufficiale per il rilascio definitivo della funzione a tutti gli utenti. Tuttavia, secondo le fonti di Techspot, Quick Machine Recovery dovrebbe debuttare con il prossimo grande aggiornamento di Windows 11, atteso entro la fine del 2025.
In un’epoca in cui le interruzioni dei sistemi informatici possono paralizzare intere organizzazioni, l’automatizzazione del ripristino rappresenta un passo importante verso una gestione IT più resiliente ed efficiente.