VARESE – I Vigili del Fuoco della provincia di Varese confermano lo stato di agitazione e mantengono lo sciopero già proclamato l’11 luglio scorso. La mobilitazione nasce da gravi critiche emerse durante la Commissione Paritetica convocata dal Dipartimento Centrale, che hanno scatenato l’irritazione dei sindacati e il rischio di interruzione del servizio.
Al centro della protesta c’è una situazione operativa ormai deteriorata, con una carenza strutturale del personale – meno 24% tra capisquadra e capireparto, e circa 19% tra i Vigili – che indebolisce gravemente la capacità di garantire i servizi di emergenza ordinari.
Le fonti evidenziano criticità persistenti: chiusure frequenti del distaccamento di Somma Lombardo (che lascia scoperta l’area a ridosso dell’aeroporto di Malpensa) e soppressione di mezzi strategici quali autoscala, autobotte e autogrù in differenti sedi. Si segnala anche una crescente pressione sul personale che adempie contemporaneamente più ruoli, l’assenza di dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati e carenze nel supporto psicologico.
Ne parziale risposta, l’amministrazione ha avanzato alcune proposte durante il confronto del 25 luglio, giudicate però inadeguate dalle organizzazioni sindacali. Per questo si è deciso di non conciliare e di proseguire con l’agitazione, con l’ipotesi di uno sciopero imminente se non arriveranno risposte strutturali.
Le dichiarazioni sindacali congiunte CONAPO, FNS CISL, UIL PA, FP CGIL, CONFSAL e USB
Nonostante l’atteggiamento propositivo dell’amministrazione mancano garanzie immediate per tutelare i nostri lavoratori. Per questo motivo continueremo con tutte le azioni previste dalla normativa vigente.